2011-02-08 15:16:30

Crisi ambientale al centro oggi del Forum sociale mondiale in Senegal


Terzo giorno a Dakar, in Senegal, del Forum sociale mondiale. Al centro del dibattito di oggi la crisi ambientale legata ai cambiamenti climatici, all’esaurimento di risorse naturali essenziali come l’acqua, all’accaparramento delle terre, alla desertificazione e alla perdita di biodiversità. Da Dakar, Marina Piccone:RealAudioMP3

Diritti e protezione sociale dei migranti, cambiamenti climatici strategia di resistenza globale e diritti delle donne e dei bambini: sono alcuni dei circa 300 seminari che si terranno oggi qui al Forum. Tra questi, segnaliamo quello di Martine Aubry, segretario del partito socialista francese, che parlerà dell’acqua e quello di Massimo D’Alema, che interverrà sulla questione delle immigrazioni. Intanto, parallelamente, si tiene il Forum dei Padri comboniani riuniti qui dai vari Paesi del mondo. Ieri, l’intervento più atteso è stato quello dell'ex presidente brasiliano, Lula da Silva, che ha parlato tra l’altro dell’importanza dell’indipendenza politica dei Paesi e della protesta del popolo maghrebino contro i governi. “Negli incontri internazionali come il G20 - ha detto - si parla tanto dei Paesi in via di sviluppo ma nessuno è veramente interessato a risolvere il problema della povertà”. Polemiche ci sono state sull’intervento di Wade, presidente del Senegal, che ha criticato Lula sull'azione con la quale l'ex capo di Stato ha prodotto i cambiamenti per il suo Paese.

Tunisia, transizione politica
Situazione tesa in Tunisia, dove la Camera dei deputati ieri ha approvato un progetto di legge che conferisce pieni poteri al presidente ad interim, Foued Mebazaa, per la gestione della fase di transizione politica. Il Ministero della difesa, intanto, ha richiamato in servizio diversi riservisti per far fronte alle violenze che, a tre settimane dalla destituzione del presidente Ben Ali, ancora scuotono il Paese.

Proteste estreme in Algeria
Ancora proteste in Algeria. Sette giovani disoccupati si sono feriti con un coltello su diverse parti del corpo minacciando il suicidio collettivo durante una protesta davanti alla sede del comune di Sidi Ammar, vicino ad Annaba, nell’est del Paese. Almeno 16 persone sono inoltre rimaste ferite negli scontri esplosi ieri a El Harrouch, vicino a Skikda.

Manifestazioni in Yemen e Marocco
Nello Yemen, molti giovani si stanno preparando ad un’altra manifestazione, prevista per dopodomani contro il presidente, Ali Abdullah Saleh, e inscenata per chiedere riforme politiche per il Paese arabo. Anche in Marocco i partiti islamici chiedono un’urgente svolta democratica.

Amnesty, in Iraq prigionieri torturati in carceri segrete
Le forze di sicurezza irachene avrebbero torturato diversi prigionieri per estorcere confessioni con cui incriminarli. A denunciarlo è Amnesty International, secondo cui sono almeno 30 mila le donne e gli uomini detenuti nel in Iraq. Alcuni prigionieri sarebbero rinchiusi in strutture segrete gestite direttamente dal governo.

Tribunale dell’Aja, processo a Taylor
I crimini contro l’umanità commessi durante la guerra civile in Sierra Leone non sarebbero stati possibili senza le responsabilità Charles Taylor: è la tesi ribadita oggi dagli inquirenti, a conclusione della prima fase del processo nei confronti dell’ex-presidente della Liberia. All’Aja, la città olandese sede del Tribunale speciale incaricato di giudicare i responsabili dei crimini commessi in Sierra Leone negli anni ’90, i pubblici ministeri hanno affermato che Taylor si è reso colpevole di stragi e abusi dei diritti umani finanziando i ribelli del Fronte rivoluzionario unito (Ruf) attraverso la vendita di diamanti.

Obama: al Qaeda sarà sconfitta
Al Qaeda sarà sconfitta e i talebani non riprenderanno il potere in Afghanistan. E’ quanto ha affermato il presidente americano, Barack Obama, in un’intervista rilasciata ieri all’emittente televisiva statunitense "Fox News"’. Il capo di Stato americano ha anche affermato che le truppe statunitensi in Afghanistan hanno realizzato “un lavoro straordinario”. I talebani – ha aggiunto – non riprenderanno il Paese, anche se continueranno “a giocare un ruolo” in Afghanistan.

Rivendicato l’attentato allo scalo di Mosca
Doku Umarov, fondamentalista islamico ceceno che si autodefinisce “emiro del Caucaso del nord”, ha rivendicato in un video la responsabilità dell’attentato kamikaze all’aeroporto Domodedovo di Mosca che, lo scorso 24 gennaio, ha provocato la morte di 36 persone. Nel filmato, pubblicato su Internet, l’uomo minaccia ulteriori attacchi in Russia. Umarov, che è stato ministro della Sicurezza nel governo ceceno fra il 1996 e il 1999, lo scorso anno ha rivendicato anche l’attentato compiuto il 29 marzo del 2010 nella metropolitana di Mosca e costato la vita a 40 persone. Nel Caucaso, la guerriglia rivendica la creazione di uno Stato islamico comprendente Cecenia e Daghestan.

Russia, espulso un giornalista britannico
Luke Harding, il corrispondente da Mosca del Guardian e uno dei reporter del giornale che ha lavorato sul materiale pubblicato dal sito Wikileaks, è stato espulso dalla Russia. E’ la prima volta che un giornalista britannico viene cacciato da quel Paese dalla fine della Guerra fredda. La partenza forzata di Harding è avvenuta dopo che il giornalista aveva lavorato sui documenti segreti consegnati al Guardian dal sito di Julian Assange.

Wikileaks, nuova udienza per Assange
Nuova udienza al tribunale di Londra per il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, per la sua estradizione in Svezia, formalizzata per un’accusa di stupro da parte di due donne. Assange si è sempre dichiarato innocente.

Ungheria, emendamenti alla legge sui media
L’Ungheria, Paese che detiene la presidenza di turno dell’Unione Europea, invierà giovedì prossimo a Bruxelles una bozza di possibili emendamenti alla controversa legge sui media. La Commissione dell’Ue non ha ritenuto tale legge conforme alle norme europee sull’audiovisivo. Le riserve di Bruxelles riguardano, principalmente, l’obbligo di registrazione per ogni tipo di testata e le multe per i media che non offrono “informazione equilibrata”, inclusi semplici blogger. La Commissione europea ha anche chiesto delucidazioni sull’autorità di sorveglianza dei media, composta esclusivamente da personalità vicine a Fidesz, il partito di destra del premier Viktor Orban.

Banca centrale europea contraria a ristrutturazione dei debiti
Parere positivo alla ristrutturazione dei conti pubblici secondo i programmi concordati con Grecia e Irlanda. Posizione contraria, invece, alla ristrutturazione dei loro debiti. Questo il messaggio lanciato ieri da Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea, giunto a Bruxelles per l’audizione mensile davanti alla Commissione affari economici e monetari dell’europarlamento. “Invece di pensare alla ristrutturazione del debito - ha detto Trichet - vanno attuati i programmi di riduzione dei deficit e di risanamento dei conti pubblici in Grecia come in Irlanda allo scopo di ritrovare credibilità”.

Oceano indiano, attaccata petroliera italiana
Una petroliera italiana è stata attaccata dai pirati nell'Oceano Indiano, al largo delle coste somale. Cinque uomini a bordo di una piccola imbarcazione hanno sparato colpi di mitra e lanciato alcuni razzi verso la petroliera. Secondo diverse fonti, non ci sarebbero stati feriti. Nella zona, intanto, si sta dirigendo la fregata della marina italiana Zeffiro, impegnata nell'area nell'operazione anti-pirateria dell'Ue Atalanta. (Panoramica internazionale a cura di Amedeo Lomonaco)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 39









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