Crisi ambientale al centro oggi del Forum sociale mondiale in Senegal
Terzo giorno a Dakar, in Senegal, del Forum sociale mondiale. Al centro del dibattito
di oggi la crisi ambientale legata ai cambiamenti climatici, all’esaurimento di risorse
naturali essenziali come l’acqua, all’accaparramento delle terre, alla desertificazione
e alla perdita di biodiversità. Da Dakar, Marina Piccone:
Diritti e
protezione sociale dei migranti, cambiamenti climatici strategia di resistenza globale
e diritti delle donne e dei bambini: sono alcuni dei circa 300 seminari che si terranno
oggi qui al Forum. Tra questi, segnaliamo quello di Martine Aubry, segretario del
partito socialista francese, che parlerà dell’acqua e quello di Massimo D’Alema, che
interverrà sulla questione delle immigrazioni. Intanto, parallelamente, si tiene il
Forum dei Padri comboniani riuniti qui dai vari Paesi del mondo. Ieri, l’intervento
più atteso è stato quello dell'ex presidente brasiliano, Lula da Silva, che ha parlato
tra l’altro dell’importanza dell’indipendenza politica dei Paesi e della protesta
del popolo maghrebino contro i governi. “Negli incontri internazionali come il G20
- ha detto - si parla tanto dei Paesi in via di sviluppo ma nessuno è veramente interessato
a risolvere il problema della povertà”. Polemiche ci sono state sull’intervento di
Wade, presidente del Senegal, che ha criticato Lula sull'azione con la quale l'ex
capo di Stato ha prodotto i cambiamenti per il suo Paese.
Tunisia, transizione
politica Situazione tesa in Tunisia, dove la Camera dei deputati ieri ha approvato
un progetto di legge che conferisce pieni poteri al presidente ad interim,
Foued Mebazaa, per la gestione della fase di transizione politica. Il Ministero della
difesa, intanto, ha richiamato in servizio diversi riservisti per far fronte alle
violenze che, a tre settimane dalla destituzione del presidente Ben Ali, ancora scuotono
il Paese.
Proteste estreme in Algeria Ancora proteste in Algeria.
Sette giovani disoccupati si sono feriti con un coltello su diverse parti del corpo
minacciando il suicidio collettivo durante una protesta davanti alla sede del comune
di Sidi Ammar, vicino ad Annaba, nell’est del Paese. Almeno 16 persone sono inoltre
rimaste ferite negli scontri esplosi ieri a El Harrouch, vicino a Skikda.
Manifestazioni
in Yemen e Marocco Nello Yemen, molti giovani si stanno preparando ad un’altra
manifestazione, prevista per dopodomani contro il presidente, Ali Abdullah Saleh,
e inscenata per chiedere riforme politiche per il Paese arabo. Anche in Marocco i
partiti islamici chiedono un’urgente svolta democratica.
Amnesty, in Iraq
prigionieri torturati in carceri segrete Le forze di sicurezza irachene avrebbero
torturato diversi prigionieri per estorcere confessioni con cui incriminarli. A denunciarlo
è Amnesty International, secondo cui sono almeno 30 mila le donne e gli uomini detenuti
nel in Iraq. Alcuni prigionieri sarebbero rinchiusi in strutture segrete gestite direttamente
dal governo.
Tribunale dell’Aja, processo a Taylor I crimini contro
l’umanità commessi durante la guerra civile in Sierra Leone non sarebbero stati possibili
senza le responsabilità Charles Taylor: è la tesi ribadita oggi dagli inquirenti,
a conclusione della prima fase del processo nei confronti dell’ex-presidente della
Liberia. All’Aja, la città olandese sede del Tribunale speciale incaricato di giudicare
i responsabili dei crimini commessi in Sierra Leone negli anni ’90, i pubblici ministeri
hanno affermato che Taylor si è reso colpevole di stragi e abusi dei diritti umani
finanziando i ribelli del Fronte rivoluzionario unito (Ruf) attraverso la vendita
di diamanti.
Obama: al Qaeda sarà sconfitta Al Qaeda sarà sconfitta
e i talebani non riprenderanno il potere in Afghanistan. E’ quanto ha affermato il
presidente americano, Barack Obama, in un’intervista rilasciata ieri all’emittente
televisiva statunitense "Fox News"’. Il capo di Stato americano ha anche affermato
che le truppe statunitensi in Afghanistan hanno realizzato “un lavoro straordinario”.
I talebani – ha aggiunto – non riprenderanno il Paese, anche se continueranno “a giocare
un ruolo” in Afghanistan.
Rivendicato l’attentato allo scalo di Mosca Doku
Umarov, fondamentalista islamico ceceno che si autodefinisce “emiro del Caucaso del
nord”, ha rivendicato in un video la responsabilità dell’attentato kamikaze all’aeroporto
Domodedovo di Mosca che, lo scorso 24 gennaio, ha provocato la morte di 36 persone.
Nel filmato, pubblicato su Internet, l’uomo minaccia ulteriori attacchi in Russia.
Umarov, che è stato ministro della Sicurezza nel governo ceceno fra il 1996 e il 1999,
lo scorso anno ha rivendicato anche l’attentato compiuto il 29 marzo del 2010 nella
metropolitana di Mosca e costato la vita a 40 persone. Nel Caucaso, la guerriglia
rivendica la creazione di uno Stato islamico comprendente Cecenia e Daghestan.
Russia,
espulso un giornalista britannico Luke Harding, il corrispondente da Mosca
del Guardian e uno dei reporter del giornale che ha lavorato sul materiale pubblicato
dal sito Wikileaks, è stato espulso dalla Russia. E’ la prima volta che un giornalista
britannico viene cacciato da quel Paese dalla fine della Guerra fredda. La partenza
forzata di Harding è avvenuta dopo che il giornalista aveva lavorato sui documenti
segreti consegnati al Guardian dal sito di Julian Assange.
Wikileaks, nuova
udienza per Assange Nuova udienza al tribunale di Londra per il fondatore di
Wikileaks, Julian Assange, per la sua estradizione in Svezia, formalizzata per un’accusa
di stupro da parte di due donne. Assange si è sempre dichiarato innocente.
Ungheria,
emendamenti alla legge sui media L’Ungheria, Paese che detiene la presidenza
di turno dell’Unione Europea, invierà giovedì prossimo a Bruxelles una bozza di possibili
emendamenti alla controversa legge sui media. La Commissione dell’Ue non ha ritenuto
tale legge conforme alle norme europee sull’audiovisivo. Le riserve di Bruxelles riguardano,
principalmente, l’obbligo di registrazione per ogni tipo di testata e le multe per
i media che non offrono “informazione equilibrata”, inclusi semplici blogger. La Commissione
europea ha anche chiesto delucidazioni sull’autorità di sorveglianza dei media, composta
esclusivamente da personalità vicine a Fidesz, il partito di destra del premier Viktor
Orban.
Banca centrale europea contraria a ristrutturazione dei debiti Parere
positivo alla ristrutturazione dei conti pubblici secondo i programmi concordati con
Grecia e Irlanda. Posizione contraria, invece, alla ristrutturazione dei loro debiti.
Questo il messaggio lanciato ieri da Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale
europea, giunto a Bruxelles per l’audizione mensile davanti alla Commissione affari
economici e monetari dell’europarlamento. “Invece di pensare alla ristrutturazione
del debito - ha detto Trichet - vanno attuati i programmi di riduzione dei deficit
e di risanamento dei conti pubblici in Grecia come in Irlanda allo scopo di ritrovare
credibilità”.
Oceano indiano, attaccata petroliera italiana Una petroliera
italiana è stata attaccata dai pirati nell'Oceano Indiano, al largo delle coste somale.
Cinque uomini a bordo di una piccola imbarcazione hanno sparato colpi di mitra e lanciato
alcuni razzi verso la petroliera. Secondo diverse fonti, non ci sarebbero stati feriti.
Nella zona, intanto, si sta dirigendo la fregata della marina italiana Zeffiro, impegnata
nell'area nell'operazione anti-pirateria dell'Ue Atalanta. (Panoramica internazionale
a cura di Amedeo Lomonaco)
Bollettino del Radiogiornale della
Radio Vaticana Anno LV no. 39