2011-02-06 14:39:40

Somalia: 70 mila famiglie a rischio per la siccità


“Serve aiuto subito, per continuare a portare acqua potabile ad una popolazione già sconvolta da venti anni di guerra civile e di povertà”. E’ l’appello lanciato dall’organizzazione umanitaria non governativa Intersos, che dal 1994 opera in Somalia. Nel Sud del Paese oltre 70 mila famiglie, a causa della grave siccità, rischiano di perdere anche quel poco che hanno per il sostentamento quotidiano. Già sono 600 mila i capi di bestiame morti per la mancanza d’acqua e di pascoli e Intersos, come altre organizzazioni, che intervengono sul terreno non ha più fondi per andare avanti. Di questa drammatica emergenza Giancarlo La Vella ha parlato con Marco Rotelli, direttore di Intersos:RealAudioMP3

R. – La Somalia è in una situazione estremamente critica da almeno vent’anni. Ultimamente, in questa stagione sono andati molto male i raccolti e oggi ci troviamo in una situazione di siccità estrema. Tutto ciò avviene, mentre la popolazione è già allo stremo.

D. – Da quella che è la vostra esperienza diretta sul terreno come si può andare avanti senza un bene primario come l’acqua?

R. – L’acqua è un bene essenziale. La gente per trovare acqua fa moltissimi chilometri, normalmente a piedi, con le famiglie ma anche con il bestiame che rimane. Questo, in un contesto di guerra civile, crea chiaramente problemi di tensione tra le varie comunità proprio per l’accesso all’acqua. Si va nei pochissimi pozzi che ancora sono in grado di fornirla, si va verso i fiumi. Ricordiamoci che questo è un Paese completamente in mano a milizie armate e che ogni spostamento di persone è seriamente pericoloso per le famiglie, per i bambini che si spostano con l’allevamento di cui ancora dispongono.

D. - Voi lanciate un appello: serve aiuto subito. In che modo la comunità internazionale può operare?

R. – Intersos, con le altre organizzazioni, si sta muovendo per supportare soprattutto chi è maggiormente esposto a questa crisi, in particolare i bambini. Abbiamo attivato e potenziato dei programmi per far fronte alla gravissima malnutrizione e stiamo organizzando camion cisterna per il trasporto nell’acqua in quei campi di persone sfollate che erano già scappate dalle violenze e si trovano ora in campi in pieno deserto in zone molto aride, completamente sprovviste di un bene essenziale come l’acqua. Quindi, stiamo organizzando questo. L’aiuto che noi chiediamo oggi è di tipo finanziario: un supporto per aiutarci a mettere in piedi e a mantenere questo servizio di distribuzione dell’acqua.

D. – Come la situazione bellica influisce sulla vostra attività?

R. – Questo è uno dei più grandi problemi della Somalia contemporanea. Oggi purtroppo le milizie armate rendono impossibile l’accesso diretto ad alcune delle comunità. Lavoriamo con personale in grado di raggiungere queste comunità ma la distanza da loro ci crea enormi problemi, quindi portare acqua in una situazione in cui tutto è in mano alle milizie è ancora più difficile. (bf)

Conferenza sulla sicurezza dedicata all’Islam
Il multiculturalismo di Stato è fallito e ha lasciato i giovani musulmani vulnerabili al radicalismo. E' il monito lanciato dal premier britannico, David Cameron, dalla Conferenza internazionale sulla sicurezza svoltasi ieri a Monaco di Baviera dedicata all'Islam, all'Egitto e ai problemi del Medio Oriente. “Sotto la dottrina del multiculturalismo di Stato – ha spiegato - abbiamo incoraggiato culture differenti a vivere vite separate. Tutto questo permette che alcuni giovani musulmani si sentano sradicati”. Cameron ha anche distinto tra religione islamica e ideologia radicale dell'estremismo islamico che, ha detto "non sono la stessa cosa".

Afghanistan: il processo di transizione tra 45 giorni
E nel corso della conferenza annuale sulla sicurezza di Monaco, il capo di Stato afgano Karzai ha annunciato che l’Afghanistan si sta preparando per avviare fra 45 giorni, il processo di transizione delle responsabilità della sicurezza nel Paese. Intanto, sul terreno, due soldati sono rimasti uccisi nel sud del Paese per l'esplosione di un ordigno artigianale: uno di loro era britannico, mentre la nazionalità del secondo militare Isaf scomparso non è ancora stata resa nota.

Algeria: ucciso leader di Al Qaida, incerta la sorte della turista italiana
In Algeria il braccio destro del capo dell'Aqmi, il ramo nordafricano di Al Qaida, è stato ucciso dai militari in uno scontro a fuoco a 120 chilometri dalla capitale. Lo riferisce il quotidiano El-Khabar, precisando che l’uomo, Kamel Bourihane, ricercato dal 2008, è caduto in un’imboscata dell'esercito nella regione di Bouira. Proseguono, intanto, le ricerche di Maria Sandra Mariani, la turista italiana rapita mercoledì nel sud del Paese. Al momento nessuna rivendicazione del sequestro, dietro il quale potrebbe esserci la mano di gruppi armati legati ad Al Qaeda nel Maghreb islamico. Secondo fonti locali sarebbe stata arrestata una delle guide che accompagnavano la ragazza nel suo tour.

Tunisia: 2 morti e 17 feriti in scontri tra polizia e manifestanti
E' di 2 morti e 17 feriti il bilancio ufficiale degli incidenti avvenuti ieri a Le Kef, nel nord-ovest della Tunisia tra manifestanti e forze dell'ordine davanti alla sede della prefettura. Gli scontri sono scoppiati durante una manifestazione di protesta per chiedere la sostituzione del commissario della polizia della città, accusato di "abuso di potere". Lo rende noto una fonte autorizzata del ministero dell'Interno. Intanto è stato arrestato il dirigente del commissariato per essere interrogato sulla dinamica dei disordini culminati con gli spari contro i dimostranti.

Italia: nuovo scambio di accuse tra Berlusconi e Fini
La politica italiana. Il premier Berlusconi ha accusato il presidente della Camera Fini di essersi “alleato con la sinistra tradendo il voto degli elettori”. Nel suo messaggio ai Promotori della Libertà, Berlusconi ha poi ribadito che sul fronte del federalismo il governo va avanti nonostante il pressing delle opposizioni e ha smentito un ipotetico rimpasto di governo. Fini, dal canto suo stamani è tornato a chiedere le dimissioni del premier. Sulla stessa linea il leader dell'Udc Casini. Il Pd, intanto, invita ad accelerare l'alleanza costituzionale per fronteggiare l'emergenza del Paese.

Medio Oriente, l’Anp boccia la ripresa dei negoziati di pace
L'Autorità Nazionale Palestinese ha bocciato la richiesta di ripresa immediata dei negoziati di pace israelo-palestinesi avanzata da Onu, Stati Uniti, Russia e Unione Europea. Si tratta di un’intesa "lontana dalle nostre aspettative", ha chiarito il capo negoziatore Saeb Erekat. Il Quartetto, infatti, alla luce delle rivolte popolari in Tunisia e in Egitto e delle tensioni crescenti nei Paesi arabi aveva dichiarato che ulteriori ritardi nella ripresa dei negoziati sarebbero stati “dannosi alle prospettive della pace e della sicurezza regionale".

Sri Lanka, 14 morti per le alluvioni
E' di 14 morti e un milione di sfollati, tra cui anche molti bambini, il bilancio delle alluvioni causate dalle piogge monsoniche in Sri Lanka. Nell'ultima settimana, secondo quanto riferiscono fonti mediche, circa 236mila persone sono state sistemate nelle tendopoli e negli alloggi pubblici ma molti altri si sono rifugiati da parenti e amici che vivono sulle alture risparmiate dagli allagamenti.

Australia: Yasi devasta la barriera corallina
In Australia è ancora allerta meteo, dopo il passaggio del ciclone Yasi, che ha provocato ingenti danni a edifici, reti idriche ed elettriche, e distrutto migliaia di ettari di coltivazioni, devastando anche la barriera corallina nelle acque nordorientali del Paese. Nella notte i servizi di sicurezza hanno portato in salvo un centinaio di persone tra cui una ragazzina di 14 anni finita in un burrone nella parte est di Melbourne. Secondo gli esperti, Yasi ora si starebbe dirigendo sempre più ad ovest, verso le regioni di Alice Springs e Barkly.

India-Pirateria
Novità sul fronte della pirateria. Più di 50 pirati sono stati arrestati dalla Marina e dalla Guardia costiera indiana dopo uno scontro a fuoco in mare. Lo ha reso noto il ministero della Difesa indiano, senza precisare la nazionalità degli uomini. La cattura comunque è avvenuta a bordo di un peschereccio thailandese sequestrato da pirati sei mesi fa al largo delle coste somale. (Panoramica internazionale a cura di Linda Giannattasio e Cecilia Seppia)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 37







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