Parigi: incontro nazionale delle comunità cristiane delle "Grandi Scuole"
L’associazione francese Chrétiens en Grande Ecole tiene oggi e domani a Parigi il
proprio incontro nazionale, sul campus di Saclay, intorno al tema “«Io sono la Via,
la Verità e la Vita (Gv 6,14)». Alla scuola di Gesù”. Finalità dell’associazione,
che quest’anno festeggia il 25.mo di attività, è quella di animare spiritualmente
la rete delle comunità cristiane delle “Grandi Scuole”, istituti di istruzione superiore
in campi quali l’ingegneria, il commercio, l’amministrazione, le scienze politiche,
l’agronomia. L’organismo riunisce circa 120 Scuole e oltre 80 comunità cristiane,
per un totale di tremila studenti e 80 cappellani. L’attività ordinaria della rete
Cge prevede incontri tematici con invitati, riunioni di catechesi biblica o forum
di discussione su documenti del magistero pontificio, insieme ad opere di carattere
sociale presso i poveri e i malati, approfondimento di tematiche teologiche o sociali,
celebrazioni di preghiera. L’incontro nazionale costituisce l’evento principale dell’organismo,
un’occasione per riflettere congiuntamente sulle questioni decisive del mondo contemporaneo
e di impostare singolarmente un discernimento della propria vita spirituale. Ponendo
la pedagogia del Cristo al centro dell’appuntamento gli studenti intendono approfondire
la conoscenza di Gesù, il Suo rapporto personale con ogni credente, il modo di educare
i discepoli alla fede e di inviarli nel mondo per rivelare la presenza di un Dio che
è Padre. Il dibattito sarà introdotto dall’Ordinario Militare per la Francia, vescovo
Luc Ravel, e si avvarrà di testimonianze di personalità della Chiesa e della società,
che apporteranno il loro contributo anche nelle tavole rotonde previste domani mattina
su temi quali l’insegnamento superiore, la promozione umana e sociale ad Haiti e l’ecumenismo.
Al termine della riflessione i partecipanti si riuniranno nella Cattedrale di Evry
per la Santa Messa conclusiva concelebrata dai vescovi di Autun, mons. Benoît Rivière
e di Evry, mons. Michel Dubost. (A cura di Marina Vitalini)