Germania: la risposta dei vescovi al documento di 143 teologi tedeschi
In una nota firmata dal suo segretario, padre Hans Langendoerger, cauta apertura al
dialogo, da parte della Conferenza episcopale tedesca, al 'memorandum' dei 143 teologi
della facolta' di teologia cattoliche di Germania, Svizzera e Austria che hanno firmato
un documento, intitolato ''Chiesa 2011 - una svolta necessaria'' che chiede riforme
profonde della Chiesa cattolica, a cominciare dall'obbligo del celibato per i preti
di rito latino, fino alla partecipazione dei fedeli alle decisioni sulle nomine dei
Pastori. I vescovi tedeschi auspicano che il documento possa contribuire a quel dialogo
''sul futuro della fede e della Chiesa in Germania'' chiesto dagli stessi vescovi
e che ha bisogno di intuizioni e idee stimolanti e positive. Tuttavia, aggiunge, il
documento e' ''solo un primo passo'' e le sue tesi sono ''in disaccordo con convinzioni
teologiche e dichiarazioni della Chiesa al massimo livello''. C'e' quindi ''urgente
bisogno di ulteriori chiarimenti''. i vescovi riconoscono che e' necessario affrontare
''gli errori e i fallimenti delle politiche del passato, cosi' come il deficit e il
bisogno di riforme del presente. Non bisogna scappare dalle questioni ingombranti''
affermano, perche' ''la paura non e' una buona consigliera''. ''La prossima Assemblea
plenaria di marzo della Conferenza episcopale tedesca si occuperà dell’argomento ed
elaborera' a sua volta proposte che auspicabilmente - conclude padre Langendoerger
- saranno positive e stimolanti''. (R.P.)