Congo. Un battello della solidarietà: così l’Onu sostiene le donne vittime di violenza
sessuale
Un battello per trasportare la merce al mercato, venderla e ricostruire così, a poco
a poco, la propria vita. È l’iniziativa di solidarietà che l’Alto Commissariato Onu
per i diritti umani ha deciso di promuovere a favore delle donne vittime di violenza
sessuale nella Repubblica Democratica del Congo. Il battello, interamente finanziato
dalle Nazioni Unite, verrà presentato ufficialmente lunedì prossimo, a Mbandaka e
sarà destinato, in particolare, agli abitanti di Songo Mboyo, un piccolo villaggio
colpito, nel 2003, da uno stupro di massa perpetrato su più di cento donne. Negli
anni successivi, molte di loro hanno testimoniato davanti ad una Commissione d’inchiesta,
istituita dall’Onu, che ha condannato il governo locale a pagare un risarcimento danni.
Risarcimento che, di fatto, non c’è mai stato, lasciando le donne in condizioni di
miseria. Per questo, le Nazioni Unite hanno deciso di intervenire direttamente, dando
alle vittime di violenza la possibilità di ricominciare materialmente la propria vita.
A fine febbraio, inoltre, la Commissione renderà noto un rapporto sui risultati dell’inchiesta.
Da ricordare che circa 200mila donne sono state violentate nella Repubblica Democratica
del Congo, durante gli ultimi dodici anni di guerra nel Paese. E dall’inizio del 2011,
si contano già 120 casi. (I.P.)