Colombia: “Giornata delle mani rosse” per dire basta ai bambini soldato
Sensibilizzare la popolazione colombiana e chiedere di mettere fine alla pratica criminale
dei bambini soldato. È il messaggio lanciato dalla "Giornata delle mani rosse", organizzata
oggi nella Plaza de Armas di Bogotà da Amnesty International. In Colombia, infatti,
si stimano tra gli 8 e gli 11 mila bambini e adolescenti che agiscono come soldati.
Il reclutamento di bambini per i conflitti armati, è stato bandito il 12 febbraio
2002 dal Protocollo della Convenzione sui Diritti del fanciullo delle Nazioni Unite
ma l'approvazione di questo protocollo non ha fermato i gruppi paramilitari che continuano
ad attirare i bambini tra le loro fila con l’inganno o con la forza. Agli undicimila
bambini soldato stimati in Colombia, spiega l’agenzia Fides, vanno poi aggiunti gli
altri bambini usati come "rilevatori di mine umane" per gli eserciti. Non sono però
soltanto i bambini maschi ad essere vittima di questo fenomeno: oggi diverse ragazze,
sebbene ancora una minoranza, subiscono la stessa sorte ad opera di gruppi armati
come le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc) e l'Esercito di Liberazione
Nazionale (Eln). Quest’ultimo ha perfino realizzato delle campagne di reclutamento
nelle scuole. Durante la Giornata di oggi, però, i passanti saranno invitati a dipingere
le loro mani di rosso e ad appoggiarle su un foglio di carta come simbolo di rifiuto
di questa drammatica pratica di reclutamento. Sono tanti i gruppi e le associazioni
che si oppongono al fenomeno, tra cui "Coalizione Colombiana per fermare l'uso dei
bambini soldato" e la Coalizione Spagnola, che chiedono più attenzione da parte del
governo Colombiano su questo flagello. A livello mondiale, il numero dei bambini soldato
può raggiungere i 350 mila in Paesi come la Repubblica Democratica del Congo, Sierra
Leone, Sudan, Afghanistan e Pakistan. (L.G.)