Egitto: nuovi scontri nella notte. Vittime e disordini. Usa e Ue: transizione immediata
E’ il caos in Egitto, dove nella notte è proseguita gli scontri tra manifestanti anti-governativi
e sostenitori del presidente Mubarak. Incerto il bilancio delle vittime di ieri in
piazza Tahrir al Cairo, che secondo alcune fonti potrebbe oscillare tra i 3 ed i 6
morti. L’esercito finora ha evitato di intervenire con la forza, ma nella mattinata
di oggi si ha notizia di una ondata di arresti effettuata dai militari nei confronti
dei presunti responsabili degli incidenti e che hanno preso di mira il Museo Egizio
con il lancio di bottiglie incendiarie. Il servizio di Amina Blekassem:
E numerose
sono le reazioni internazionali per le violenze di ieri al Cairo, vissute in diretta
TV in tutto il mondo. Una dura condanna è giunta dall’Unione Europea, che parla di
scontri istigati dal regime. Ma il messaggio più forte è arrivato questa notte da
Washington. Sentiamo Salvatore Sabatino:
Crescono dunque
i timori per un ulteriore aumento della tensione in Egitto e per il ruolo che assumeranno
le forze armate in questa crisi. Giancarlo La Vella ha chiesto ad Enrico Casale, giornalista
esperto di questioni africane, se vi sia effettivamente il pericolo di una guerra
civile in Egitto:
Riguardo agli
scontri di ieri in piazza Tahrir al Cairo, il ministero dell'Interno egiziano nega
che agenti in borghese si siano mescolati ai manifestanti a piazza Tahrir per provocare
le violenze, dichiarazioni che sono state però smentite a loro volta dai presenti
in piazza. Sulla situazione, Fabio Colagrande ha intervistato Irene Panozzo, giornalista
di Lettera 22: