Lunedi
31 gennaio 2011 - Benedetto XVI all'Angelus di ieri: "Gesù, nuovo Mosè,
«prende posto sulla “cattedra” della montagna» e proclama «beati» i poveri in spirito,
gli afflitti, i misericordiosi, quanti hanno fame della giustizia, i puri di cuore,
i perseguitati (cfr Mt 5,3-10). Non si tratta di una nuova ideologia, ma di un insegnamento
che viene dall’alto..." L'alto dei cieli e l'altezza della nostra tensione verso
Dio. Alto e basso: quando la storia invece viaggia sul pavimento, come nel caso della
singolare vicenda delle iscrizioni sul pavimento della antica Basilica di San Paolo
fuori le Mura, cui è dedicato un libro della collana Vaticano Inscriptiones
Sanctae sedis. Le altezze delle basiliche, delle cupole e anche delle Piramidi
d'Egitto, a rischio per la grave tensione presente nel paese. Poi l'altezza della
tensione verso Gesù -uomo nel vuoto storico che si è aperto su di lui nel corso dei
secoli, come racocnta lo stesso Joseph Ratzinger in Gesù di Nazaret,
il celebre volume edito da Rizzoli nel 2007 e dal papa stesso citato all'Angelus
di ieri. Per finire alle altezze pittoriche del Rinascimento tedesco in Cranach,
in mostra a Roma al Chiostro del Bramante ancora fino a metà febbraio...