Usa: richiamo dei vescovi sui diritti degli immigrati e unità delle famiglie
Rispetto dei diritti degli immigrati e unità delle famiglie: è l’appello dei vescovi
degli Stati Uniti rivolto alle autorità governative locali dal presidente del Committee
on Migration della United States Conference of Catholic Bishops (Usccb), l'arcivescovo
coadiutore di Los Angeles, José Horacio Gómez in occasione di un incontro con i membri
dell'House Judiciary Committee di Washington. L’arcivescovo – secondo quanto riportato
dall’Osservatore Romano - ha richiamato l'attenzione sul problema delle misure restrittive
che alcuni deputati vorrebbero reintrodurre nel sistema legislativo allo scopo di
arginare e scoraggiare l'ingresso degli immigrati irregolari. Si tratta soprattutto
di critiche rivolte alla pratica delle incursioni delle Forze dell'ordine sui luoghi
di lavoro, compiute per procedere all'arresto immediato degli immigrati privi di regolari
permessi; incursioni che – ha spiegato - hanno come conseguenza più pesante quella
di disgregare le famiglie, perché separano i genitori arrestati dai propri figli per
un periodo di tempo considerevole”. Pur riconoscendo il diritto della nazione di garantire
la propria sicurezza, l'arcivescovo ha ribadito che “i costi umanitari” di queste
incursioni sono “incommensurabili” e “inaccettabili per una società civile”. L'immigrazione,
una questione sociale particolarmente sentita nel Paese, “è in ultima analisi una
questione umanitaria, ha spiegato, perché ha un impatto sui diritti umani fondamentali
e sulla dignità delle persone”. “I vescovi — ha aggiunto — ritengono che tutti gli
immigrati debbano entrare nel Paese nel rispetto della legge ma comprendono anche
che l'attuale normativa in materia, non risponde adeguatamente al problema dei ricongiungimenti
familiari e dell'offerta di lavoro”. “Soltanto prevedendo il miglioramento delle condizioni
legali per entrare, lavorare e vivere negli Stati Uniti - ha concluso il presidente
della Usccb - si potrà allora concentrare l'applicazione della legge su coloro che
veramente minacciano la sicurezza pubblica, a partire dai trafficanti di droga e di
essere umani e dai contrabbandieri in genere, fino ai terroristi”. (M.I.)