Plenaria dei vescovi sudafricani: l'efficacia della Dottrina sociale della Chiesa
“È relativamente facile apprezzare il ruolo pubblico della Chiesa cattolica nei servizi
sociali, sanitari e nei progetti di sviluppo. Ciò che manca negli spazi pubblici delle
nostre società è la voce della Chiesa cattolica che cerca di coinvolgere l'opinione
pubblica sulle questioni etico-morali che incidono sulla società in generale”. I vescovi
dell'Africa australe durante la sessione plenaria della "Southern African Catholic
Bishops" Conference (Sacbc, che riunisce i vescovi di Sud Africa, Botswana e Swaziland)
lamentano, così, che la voce della Chiesa fatichi a farsi sentire nel dibattito generale
su tematiche come l’etica nella politica e nella società, la morale sessuale e il
corretto utilizzo della ricchezza e delle risorse. Nel suo rapporto, mons. Buti Tlhagale,
arcivescovo di Johannesburg e presidente della Sacbc, ha sottolineato: "Le nostre
tre nazioni sono democrazie in via di sviluppo, politicamente stabili, ma ancora fragili”
e caratterizzate da “corruzione, crimini violenti, gravi carenze di servizi e dall'arricchimento
di coloro che occupano posizioni di responsabilità. Le nostre società — ha denunciato
inoltre l'arcivescovo — hanno perso un principio fondamentale della morale, ovvero
l'attenzione per coloro che hanno maggiori necessità”. Alla luce di questa realtà,
il presidente della Conferenza episcopale si è chiesto quale sia il ruolo ed eventualmente
l'influenza della morale cristiana sulla nostra società e sulle nazioni. Di fronte
al tentativo di alcuni di seminare "dubbi e diffidenze" sull'efficacia della dottrina
sociale, perché considerata astratta, deduttiva, statica e senza forza critica, l'arcivescovo
di Johannesburg ha richiamato l'urgenza di un'azione sociale che faccia leva sul "ricco
e complesso patrimonio" denominato dottrina sociale o insegnamento sociale della Chiesa,
anche attraverso i numerosi presidi formativi della comunità ecclesiale. Durante l'assemblea
plenaria, infine, i presuli sudafricani hanno pregato "per la pronta guarigione" di
Nelson Mandela, "padre della Nazione", primo presidente del Sud Africa post-apartheid
e premio Nobel per la pace 1993. (L.G.)