La Pontificia Accademia delle Scienze assegna il Premio "Erice-Scienza per la Pace”
a quattro personalità
Gli scienziati della World Federation of Scientists (Wfs) si ritroveranno sabato prossimo
29 gennaio in Vaticano, nella suggestiva cornice della Casina Pio IV che nei Giardini
Vaticani ospita la Pontificia Accademia delle Scienze, per premiare quattro figure
eminenti di scienziati che si sono distinti nel promuovere la Scienza al servizio
della pace. Una Scienza senza frontiere, né barriere ideologiche, politiche o razziali,
nello spirito del Manifesto di Erice, sottoscritto nel 1982 al Centro di Cultura Scientifica
Ettore Majorana da decine di migliaia di scienziati di tutto il mondo tra cui 130
Premi Nobel. I nomi dei quattro premiati saranno resi noti all’inizio della cerimonia,
introdotta da un intervento di mons. Marcelo Sánchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia
Accademia delle Scienze. Alla Cerimonia di premiazione, presieduta da Antonino Zichichi,
presidente della Wfs, farà seguito un Simposio sull’importanza della Scienza nella
cultura del Terzo Millennio. "A più di vent’anni dal crollo del Muro di Berlino -
si legge in un comunicato dell'Accademia - il mondo sembra, infatti, non avere imparato
la lezione della Storia e la corsa agli armamenti continua, come se il Muro non fosse
mai crollato. Il pericolo di una proliferazione nucleare è più che mai reale: Iran
e Corea del Nord sono due minacce concrete alla sicurezza di un mondo sempre più multipolare
e globalizzato. L’amministrazione Usa, di concerto con la Presidenza della Federazione
Russa, sta moltiplicando - si legge ancora - gli sforzi per la messa al bando degli
ordigni nucleari". "Il nemico numero uno della pace nel mondo è il segreto tecnico-scientifico:
finché esisteranno laboratori segreti, la corsa agli armamenti sarà inevitabile -
sottolinea da parte sua il prof. Zichichi - Reagan e Gorbaciov, nel loro primo incontro
a Ginevra, avevano proposto l’apertura di tutti i laboratori, accettando l’invito
degli scienziati di Erice. Purtroppo due decenni dopo il segreto imperversa ancora,
come ai tempi della guerra fredda. Oggi i nemici più agguerriti della Scienza, della
pace e dell’umanità sono le ideologie nefaste che incitano all’odio, alla prepotenza
e che producono le 63 emergenze planetarie, tra cui la più grave, quella culturale,
alimenta il terrorismo. Per questo motivo - conclude Zichichi - lo spirito di solidarietà,
sviluppo e libertà insito nel Manifesto di Erice è più che mai attuale". (R.P.)