2011-01-26 14:12:50

I vescovi brasiliani sulla comunicazione: per i cristiani il riferimento è la Parola di Dio


“La comunicazione è fondamentale nella vita della società umana e nella vita della Chiesa. In particolare, all'interno della comunità dei fedeli, diviene strumento per annunciare la buona novella, la Parola di Dio per diffondere la liturgia e la catechesi”. Lo ribadisce il presidente della Conferenza nazionale del Brasile in un documento diffuso, lunedì scorso, in occasione della memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Il documento, intitolato “La comunicazione nella vita e nella missione della Chiesa in Brasile”, si pone, come ha sottolineato monsignor Orani João Tempesta, arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro e presidente della commissione episcopale della Pastorale per l'educazione, la cultura e le comunicazioni sociali, quale strumento di riflessione e di studio per “animare e orientare”, attraverso le moderne tecnologie dei media, la comunicazione nel Paese. A tale proposito, riferisce L’Osservatore Romano, l'arcivescovo ha annunciato la costituzione di un Direttorio delle comunicazioni che avrà lo scopo di coordinare e collegare i vari e numerosi presìdi della comunicazione d’ispirazione cattolica presenti nel Paese: “Un coerente e qualificato servizio ecclesiale — ha evidenziato — che diffonde quel dinamismo culturale, creativo e lungimirante, per collaborare alla difficile missione dell'annuncio, esteso all'intera società e specialmente ai cosiddetti lontani”. La famiglia, la Chiesa diocesana e la parrocchia, i media sono tutti luoghi in cui vengono interpellate la responsabilità, la professionalità e la deontologia dei comunicatori cristiani. Quando si parla di missione, s’intende mostrare la personale esperienza di vita di battezzati adulti alla luce degli insegnamenti del magistero e della dottrina sociale, non trasmettere dottrine o teoremi. “Il supplemento della fede, il lievito della speranza, la forza della carità cristiana — precisa il documento — è qui ciò che ogni giorno viene richiesto”. Le opportunità per “conoscere” l'attualità, come si sperimenta con le tecnologie digitali, sono sempre più sconfinate e tempestive: canali satellitari, siti internet e stampa, permettono di andare sempre più verso una società dell'informazione globalizzata, partecipata. “Tutto ciò — mettono in guardia i presuli — rappresenta un dato positivo, un bene nel momento in cui tutti possono dare un contributo alla comune ricerca di verità e di senso, ma può costituire anche una dimensione di confusione e disorientamento quando ogni fruitore-comunicatore presume di orientarsi da sé nell'ipermercato delle notizie, dove quasi mai, dietro la confezione più accattivante o il prezzo più stracciato, si cela il prodotto migliore”. I vescovi brasiliani concludono il documento con un invito a riflettere sul messaggio di Benedetto XVI per la 45.ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali: da qui emerge la necessità, di “arricchire la nostra comunicazione ordinaria con riferimenti vicini alla quotidianità delle persone, propositivi nei messaggi, attenti allo straordinario insito nell'ordinario, perché per ogni cristiano e per tutti gli uomini di buona volontà, il riferimento è sempre la Parola di Dio”. (M.I.)







All the contents on this site are copyrighted ©.