2011-01-24 14:22:29

Repubblica Dominicana: lettera dei vescovi per il V centenario dell’evangelizzazione


La conferenza episcopale della Repubblica Dominicana, con la firma dei suoi 19 vescovi, guidati dall’arcivescovo della capitale, cardinale Nicolás de Jesús Cardenal López Rodríguez, attuale presidente dell’episcopato, ha pubblicato un’ampia Lettera pastorale incentrata sull’importanza e significato delle celebrazioni giubilare che quest’anno ricordano i 500 anni dell’istituzione dell’arcidiocesi diocesi di Santo Domingo, ricorrenza considerata anche l’inizio dell’evangelizzazione dell’isola caribica. Insieme all’arcidiocesi di Santo Domingo, chiamata anche “primada de América”, si ricordano anche i cinque secoli di esistenza della diocesi de La Vega. Queste due diocesi, insieme con quella di San Jaun di Porto Rico, furono create per decisione di papa Giulio II, l’8 agosto 1511 e perciò, Giovanni Paolo II, chiamò queste circoscrizioni ecclesiastiche “primogenite della fede dell’America” e così vengono ricordate e celebrate in queste mesi. Il momento più importante delle celebrazioni sarà ad agosto e oggi in vista di quella data, i presuli dominicani chiamano ad una preparazione catechetica profonda che serva a tutti cristiani, dell’intero continente, a riflettere sulle radici cristiane di queste nazioni e della molteplici culture latinoamericane e caraibiche. L’episcopato dominicano, proprio per facilitare questo percorso dedicano buona parte della loro lettera a ricordare momenti storici ed ecclesiali rilevanti che in questi cinque secoli hanno marcato a fondo la realtà e la vita dei latinoamericani. Con riferimento alla Repubblica Dominicana i vescovi sottolineano la costante presenza della chiesa cattolica accanto al popolo così come il servizio missionario offerto nelle prime decadi dell’evangelizzazione. È di particolare importanza, osservano i presuli, ricordare anche il decisivo contributo che la Chiesa ha dato lungo questi secoli nel campo dell’educazione e dell’istruzione, soprattutto tra i poveri e i meno protetti. Infine, la lettera dei vescovi dominicani aggiunge: in questi anni “la Chiesa ha assunto anche un ruolo profetico” e non poche volte ha offerto istanze di “mediazione sociale”, in particolare nei casi in cui l’istituzione sociale è fragile o instabile. “Oggi, la nostra Chiesa lavora per raggiungere e conservare l’onestà di vita così come una solida spiritualità tra i suoi membri” e i fedeli cattolici partecipano con entusiasmo e vigore “ai compiti dell’evangelizzazione”. (A cura di Luis Badilla)







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