2011-01-22 08:31:13

Presidenziali in Portogallo: favorito il presidente uscente Cavaco Silva


Domani i cittadini del Portogallo alle urne per eleggere il presidente della Repubblica. La consultazione si svolge nel clima di forte austerità imposto dal governo socialista per far fronte alla crisi economica incombente. Da Lisbona, Riccardo Carucci:RealAudioMP3

Domani i portoghesi andranno alle urne per eleggere il Presidente della Repubblica, ma intanto cominciano a sentire i morsi della nuova austerità introdotta per il 2011 dal governo minoritario socialista con l’astensione del principale partito del centro destra. Aumenti di tasse, riduzioni di benefici sociali, tagli agli stipendi dei pubblici dipendenti, il tutto per ridurre quest’anno il deficit di bilancio dal 7,3 al 4,6%. Intanto, la disoccupazione aumenta, così come aumentano i prezzi della benzina e delle materie prime e le prospettive sono altamente recessive. Mentre continuano i timori che il Portogallo, bistrattato dalle agenzie di rating, debba nonostante i suoi sforzi – che peraltro non escludono sprechi incomprensibili – chiedere aiuto al Fondo europeo di stabilità finanziaria e al Fondo Monetario internazionale. Sebbene il sistema portoghese si definisca semi presidenzialista, il capo dello Stato in realtà non ha grandi poteri, e certamente non governa, per questo sono sembrate un po’ insulse le promesse fatte durante la campagna elettorale. Ad ogni modo, il presidente uscente Anibal Cavaco Silva, di centro destra, ha tutte le possibilità – secondo i sondaggi – di essere rieletto per un secondo e ultimo mandato quinquennale, già con la maggioranza assoluta dei voti al primo turno. Ha cinque rivali, il principale dei quali è il poeta Manuel Alegre, socialista di tipo romantico e populista, che si dice sicuro di vincere se riuscirà ad arrivare al ballottaggio. L’astensione, che si prevede forte, potrebbe modificare queste previsioni.








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