Memoria di Sant'Agnese: presentazione degli agnelli benedetti al Papa
La Chiesa celebra oggi la memoria liturgica di Sant’Agnese e come tutti gli anni si
è svolto nella mattinata il tradizionale rito della presentazione al Papa di due agnelli,
benedetti precedentemente nella Basilica sulla Via Nomentana intitolata alla vergine
e martire romana. La breve cerimonia si è tenuta, come di consueto, nella Cappella
intitolata a Urbano VIII nel Palazzo Apostolico. Il servizio di Sergio Centofanti:
Gli agnelli
sono stati lavati e adornati dalle suore della Sacra Famiglia di Nazareth, che da
quasi 130 anni svolgono questo compito. La loro lana servirà per la tessitura dei
sacri pallii, le insegne onorifiche che saranno consegnate dal Pontefice ai nuovi
arcivescovi metropoliti il prossimo 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo.
Il pallio è una fascia di lana bianca su cui spiccano sei croci di seta nera: è un’insegna
liturgica d’onore e di giurisdizione, simbolo del particolare legame che unisce gli
arcivescovi metropoliti al Successore di Pietro. Si tratta di una tradizione che affonda
le sue radici nel martirio di Sant’Agnese, fanciulla romana, martirizzata durante
la persecuzione di Decio o di Diocleziano, tra il III e il IV secolo, per avere testimoniato
Cristo in un periodo in cui molti fedeli rinnegavano la fede per salvare la propria
vita. Agnese, appena dodicenne, non rinnegò Gesù e fu trafitta con un colpo di spada
alla gola, nel modo con cui si uccidevano gli agnelli. Per questo nell’iconografia
è raffigurata spesso con un agnello, simbolo di Cristo crocifisso per la salvezza
dell’umanità. La liturgia odierna ci ricorda che Dio sceglie “le creature miti e deboli
per confondere la potenza del mondo” invitandoci a pregare per intercessione di Sant’Agnese
affinché possiamo “imitare la sua eroica costanza nella fede”.