2011-01-19 20:26:55

Caso Ruby. Berlusconi parla di violazione dei principi della Costituzione. Il terzo Polo chiede che il premier risponda ai giudici


Silvio Berlusconi in un messaggio ai promotori della Libertà parla a tutto campo della vicenda Ruby e risponde ai magistrati che “cercano di sovvertire il voto popolare, che hanno calpestato le leggi a fini politici con grande risonanza mediatica”. Il premier afferma che non intende lasciare e parla di violazione dei principi della costituzione. Berlusconi definisce inconsistenti le accuse sul caso Ruby, parla di persecuzione sostenendo che sarà facilissimo smontare il teorema accusatorio. “Non c’è stata - dice - nessuna concussione, nessuna induzione alla prostituzione, meno che meno di minorenni”. “La verità vince sempre, aggiunge, il governo continuerà a lavorare e il Parlamento farà le riforme necessarie per garantire che qualche magistrato non possa più cercare di far fuori illegittimamente chi è stato eletto dai cittadini”. Berlusconi ha poi chiarito di non voler andare davanti ai pm milanesi perché non competenti sulla vicenda concludendo che e’ pronto a farsi giudicare ma da magistrati superpartes.

E Fini e Casini insieme parlano del caso Ruby che coinvolge il premier Berlusconi e si dicono allarmati per il buon nome degli italiani nel mondo. Il Paese è in difficoltà aggiungono. Il terzo polo quindi chiede o dimissioni o voto. Il modo migliore, più decoroso che ha il capo del governo è di rispondere ai giudici, aggiunge Casini. Ed è proprio dai giudici che arrivano altre pesanti parole. E’ Michele Vietti, vicepresidente del Csm a parlare: gli attacchi ai magistrati sono gravi e infondati spiega, riferendosi alle parole di Berlusconi sul sovvertimento dell’ordine democratico. Mentre il pd accusa il premier di aver tradito la costituzione e lo invita ad andare dai giudici da dimissionario. Prosegue intanto l’attività degli inquirenti, con audizioni di nuovi testimoni e con l’analisi del materiale sequestrato. La giunta per le autorizzazioni ha deciso di rinviare a martedì l’esame degli atti.

Ascoltiamo il commento di Antonio Maria Baggio, docente di filosofia politica all’università Sofìa di Loppiano, intervistato da Luca Collodi









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