Budapest: le Chiese europee incontrano la nuova presidenza dell’Unione Europea
Un “punto di partenza per un proficuo dialogo tra le Chiese e la presidenza ungherese
dell’Unione europea”. Sotto queste auspici si è svolto ieri a Budapest l’incontro
tra una delegazione delle Chiese ungheresi ed europee e il primo ministro ungherese
Victor Orban. A darne notizia – riferisce l’agenzia Sir - è una nota diffusa dalla
Kek (Conferenza delle Chiese europee) e dalla Comece (Commissione degli episcopati
della Comunità europea). Presenti nella delegazione per parte cattolica, il cardinale
Peter Erdö, primate di Ungheria nonché presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali
d’Europa (Ccee) e il segretario generale della Comece, p. Piotr Mazurkiewicz. A rappresentare
le Chiese europee legate alla Kek, il rev. Rudiger Noll della Commissione “Church
and Society”, oltre a rappresentanti del Consiglio ecumenico ungherese e membri delle
Chiese riformate, luterana, battista, metodista e delle chiese ortodosse. Durante
l’incontro gli esponenti ecclesiali hanno parlato di politiche familiari, della situazione
dei Rom, della libertà religiosa e della “Strategia Ue 2020”. Il primo ministro Orban
ha risposto alle preoccupazioni delle Chiese ed ha accolto il loro impegno attivo.
Riguardo i Rom, il primo ministro ha chiesto il supporto delle Chiese affermando che
l’integrazione delle comunità Rom dipende da un impegno europeo e non esclusivamente
da un impegno nazionale dei singoli governi. Il premier ungherese ha quindi assicurato
la sua volontà di dare “una risposta effettiva dell’Unione europea alla persecuzione
dei cristiani e all’incremento degli attacchi alle comunità cristiane nel mondo”.
Orban ha pure sottolineato che “una delle priorità della presidenza ungherese all’Ue
sarà quella di portare l’Europa ai suoi cittadini” ed ha sottolineato come le Chiese
possono in questo senso svolgere un importante “ruolo di ponte tra i livelli locale,
nazionale e regionale portando la voce del popolo alle istituzioni”. (R.G.)