Strasburgo: si apre oggi la mostra su Matteo Ricci
Si apre oggi a Strasburgo, in concomitanza con la sessione plenaria del Consiglio
d’Europa, la mostra “Incontro di civiltà. Padre Matteo Ricci, ambasciatore d’Europa
nella Cina dei Ming”. L’iniziativa si colloca tra le manifestazioni di chiusura dell’Anno
Ricciano, indetto nel IV centenario della morte del missionario e scienziato gesuita
(1552-1610). Interverranno alla cerimonia Romano Carancini, sindaco di Macerata,
città natale del missionario e scienziato gesuita, il presidente del Comitato per
le celebrazioni ricciane Adriano Ciaffi, e il vice presidente della Commissione europea,
Marco Tajani. La mostra sottolinea il contributo all’idea d’Europa come unità geografica,
politica, culturale e religiosa diffuso in Oriente, e particolarmente in Cina, dal
padre Ricci, che si presentava come “europeo” e firmò alcune sue opere con la formula
“l’europeo Matteo Ricci”. Al gesuita, che introdusse l’impero dei Ming al sapere umano
e scientifico dell’Europa contemporanea, va anche il merito di aver concorso alla
conoscenza della Cina da parte dell’Europa, soprattutto con l’opera dal titolo “Entrata
della Compagnia di Gesù e Christianità nella Cina”. Corredata da pannelli in tre lingue
– italiano, francese e inglese - la rassegna di Strasburgo documenta l’esperienza
storica del religioso e l’incontro tra civiltà europea e cinese negli anni tra il
1582 e il 1610, durante i quali la presenza del missionario lasciò un’impronta indelebile
in terra cinese. Oltre ad opere del Ricci e a documenti concernenti la sua formazione
sono esposti strumenti scientifici cinquecenteschi, un modello dell’orologio ricciano
a pesi e la carta geografica universale elaborata a Pechino nel 1602. E’ anche in
visione l’edizione delle opere cinesi del gesuita maceratese incluse nella “Collezione
di autori cristiani”, una raccolta pubblicata nel 1629 a Pechino dal collaboratore
e amico del Ricci, Li Zhizao. (A cura di Marina Vitalini)