Romania: dopo 60 anni riapre il Centro di Studi bizantini
Evento storico ieri pomeriggio in Romania: dopo 60 anni ha riaperto a Bucarest il
Centro di Studi bizantini e di incontri cristiani di San Pietro e Sant’Andrea dei
Padri Assunzionisti. Fondato nel 1930 nel cuore della capitale romena, il centro era
stato confiscato dal regime comunista nel 1947 e successivamente convertito in un
policlinico. Dopo averlo interamente ristrutturato – riferisce l’agenzia Apic - la
Congregazione ha restituito ora la struttura, un edificio neo-gotico di cinque piani,
alla sua originaria vocazione di luogo di dialogo tra l’Oriente e Occidente cristiani
nel campo della cultura, dell’educazione e sui rapporti tra Chiesa e società. A questo
scopo sono previsti tre tipi di attività: l’apertura di una biblioteca bizantina di
livello universitario con 15mila volumi in varie lingue, nonché riviste scientifiche
che coprono tutti i campi del cristianesimo orientale (patrologia, spiritualità, liturgia,
iconografia ecc.). I volumi saranno presto accessibili al pubblico. Il centro, poi,
accoglierà studenti di varie confessioni cristiane venuti per studiare e confrontarsi
sulla propria fede. A ottobre sono arrivati i primi dieci. Infine, la struttura ospiterà
già da quest’anno conferenze, dibattiti e corsi di formazione su Chiesa e società.
Alla cerimonia inaugurale, erano presenti alti esponenti della Chiesa cattolica di
rito bizantino e latino, del Patriarcato ortodosso di Romania, i Superiori degli Assunzionisti
da Roma e dalla Francia, come anche esponenti del mondo culturale e diplomatico. Tra
i momenti più importanti della cerimonia una conferenza del ministro degli esteri
romeno Teodor Baconsky sul ruolo dei cristiani nella società europea contemporanea.
(L.Z.)