Egitto: il Patriarca egiziano copto domani non celebrerà l’Epifania in pubblico
Il patriarca dei Copti, Shenouda III, ha deciso di non presiedere alla celebrazione
della festa dell’Epifania domani ad Alessandria. La decisione, anticipata dal quotidiano
cairota “Al Ahram”, sarebbe stata presa dal capo della Chiesa copta per rispetto verso
le persone che ad Alessandria sono ancora in lutto per le vittime dell’attentato alla
chiesa dei Santi nella notte del 1° gennaio. Sarà la prima volta che il patriarca
non celebrerà la messa dell’Epifania ad Alessandria. Fonti vicine a Shenouda III riprese
dall'agenzia AsiaNews, attribuiscono questa decisione alla volontà di rispettare l’atmosfera
di tristezza che ancora pervade gli ambienti della Chiesa ad Alessandria. Ma il patriarca,
che resterà al Cairo, non presiederà neanche la celebrazione della cerimonia che si
svolgerà nella cattedrale cairota di Abbassiya, e ha preferito scegliere di officiare
una messa privata, non aperta al pubblico. Shenouda III, che ha 87 anni, è tornato
il 17 gennaio in Egitto da un viaggio compiuto negli Stati Uniti per controllare lo
stato dei suoi reni, del cuore e il progresso nel recupero dell’uso di una gamba operata
nel 2008. La sua prima apparizione pubblica, di ritorno dal viaggio, avverrà domani,
in occasione della sua predica settimanale del mercoledì. Anche se è la prima volta
che non è presente alla celebrazione dell’Epifania ad Alessandria, il patriarca nel
passato ha minacciato di non presiedere a celebrazioni religiose importanti in segno
di protesta nei confronti delle autorità laiche per le discriminazioni sociali e legislative
di cui soffrono i copti. Attualmente sono in corso colloqui fra la Chiesa copta e
lo Stato per modificare le leggi che regolano i permessi per la costruzione di edifici
cristiani in Egitto, al momento molto restrittive. (R.P.)