Ancora un’aggressione mirata contro i cristiani d’Iraq. Lo scorso sabato pomeriggio,
un gruppo di criminali non identificato è entrato nell’ospedale Al Rabi'e, una clinica
privata, nel quartiere al Sukar a Mosul e hanno sparato a freddo contro un medico
cristiano che lavorava lì. L’arma da fuoco aveva il silenziatore e il dottore è stato
solo gravemente ferito. Nuyia Youssif Nuyia è un cardiologo specialista, il più conosciuto
dalla regione; era il medico privato del defunto mons. Faraj Rahho e di tanti preti
e religiosi e religiose. Era medico militare e professore alla Facoltà di medicina
dell’università di Mosul. Nuyia è sposato, con 4 figli. Chi lo conosce racconta che
Nyuia è un caldeo cattolico, molto attaccato alla sua fede e alla sua Chiesa. I responsabili
dell’accaduto - riferisce l'agenzia AsiaNews - per ora rimangono ignoti. Intanto,
dalla comunità cristiana in Iraq arriva un’altra denuncia verso l’indifferenza occidentale
alla causa, nonostante la strage di copti del 31 dicembre ad Alessandria d’Egitto
o quello alla cattedrale di Baghdad: “L'occidente non può fare niente per i cristiani
perché l'occidente nega le sue radici cristiane ed è indifferente a tutte le religioni.
E un’altra cosa che l'occidente non capisce è che per questi Paesi musulmani ‘democrazia’
vuole dire ‘caos’”. (R.P.)