2011-01-17 14:56:04

Firenze: ultimi giorni per la Mostra dedicata al Bronzino


Ultimi giorni per visitare la mostra fiorentina allestita a Palazzo Strozzi e dedicata a “Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici”. L’esposizione si concluderà il prossimo 23 gennaio ed è la prima monografica dedicata ad uno dei più grandi interpreti della pittura cinquecentesca. Settanta i dipinti autografi esposti , l’80% della produzione del maestro. Il visitatore potrà inoltre ammirare opere pittoriche e scultoree di altri artisti del XVI secolo che con Bronzino ebbero legami di amicizia o contatti stilistici. Il servizio è di Paolo Ondarza.RealAudioMP3

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Sette sezioni tematiche si susseguono in sequenza cronologica nelle sale di Palazzo Strozzi per raccontare l’opera di Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino. L’artista, al servizio di Cosimo I de’ Medici, si rivela nella sua duplice natura di pittore e poeta: verseggiatore ora petrarchesco, ora burlesco. Questa esibita ambivalenza dà origine a felici contrasti tematici e cromatici. E’ il caso delle scene mitologiche in cui su una stessa tela la purezza e la bellezza ideale di Venere è affiancata alla decadenza morale del satiro. Dal medesimo pennello scaturisce il deforme “Nano Morgante” degli Uffizi reso con crudo realismo quasi già caravaggesco, ma anche l’aulico Crocifisso di Nizza, restaurato in occasione della mostra. Il curatore Antonio Natali.

“Questo Cristo, inserito in un’architettura astratta di pietra serena, è forse l’espressione lirica più alta di tutta la Mostra. Questo corpo di una spiritualità suprema lascia colare dal piede il sangue sulla pietra serena, come se la pietra serena fosse il Golgota. Io sono credente e se devo figurarmi un’immagine più perspicua del Cristo di Bronzino non la trovo”.

Di ineguagliabile eleganza la serie dei ritratti dei potenti del tempo: qui la materia pittorica gareggia con la preziosità dello smalto e delle pietre dure. Bellissimi i volti femminili. Il bianco della pelle di Eleonora di Toledo richiamato dal candore dei gioielli emerge dal fondo blu e contrasta con le ricche decorazioni della veste. Sguardo severo e lineamenti delicati, incorniciati da una ricercata acconciatura rivelano il volto di Lucrezia Panciatichi. Indagine psicologica e calligrafica riproduzione del dettaglio emergono dal ritratto di donna in abito verde smeraldo la cui figura si staglia sul rosa dello sfondo. Tratto distintivo di tutta l’opera di Bronzino è la fedeltà al dato reale. Ancora Natali:

“Questa sua aspirazione ad essere sempre aderente al dato reale e porto ad esempio il ritratto dell’uomo con il liuto, dove pare quasi che l’uomo volti di scatto il viso, come se un fotografo l’avesse chiamato per uno scatto improvviso, come se si volesse fermare l’attimo che fugge”.

Degno di nota l’allestimento della mostra con riferimenti all’architettura manieristica e toni cromatici ispirati alla tavolozza del Bronzino. (ap)

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