Italia. Berlusconi indagato per concussione e prostituzione minorile. Il premier:
solo fango
In Italia, dibattito politico resta centrato sull’inchiesta della Procura di Milano
che ha indagato il premier, Silvio Berlusconi, per le ipotesi di reato di “concussione”
e di “prostituzione minorile” in merito alla vicenda Ruby. Il capo dell’esecutivo
parla dell’ennesima macchinazione giudiziaria. Dura, invece, la reazione delle opposizioni.
Il servizio è di Eugenio Bonanata:
La persecuzione
dei giudici continua ma non fermerà la volontà di cambiare il Paese. Questo il pensiero
del premier che oggi, in una nota, ha ribadito che i pubblici ministeri di Milano,
in “spregio di ogni norma” hanno raccolto “soltanto chiacchiere”, “senza alcuna rilevanza
penale”, stravolgendo in modo “inverosimile e grottesco” la realtà dei fatti. Si tratta
dell’ennesimo “tentativo di eliminarmi dalla scena politica”, ha aggiunto, mentre
la Procura, che presto chiederà il giudizio immediato, lo ha invitato a comparire
per l’interrogatorio tra il 21 e il 23 gennaio prossimi. Berlusconi ha già risposto
che non vede l’ora di difendersi in tribunale. I suoi legali, invece, hanno contestato
la competenza della Procura milanese e ritengono comunque che si tratti di un’intromissione
gravissima nella vita privata del premier. Il Pdl parla di un logoro copione, ma ribadisce
la volontà di andare avanti nell’azione di governo, forte dell’arrivo di nuovi parlamentari
nella compagine di maggioranza. Molti i ministri scesi in capo in queste ore. Per
quello dell’interno, Maroni, la vicenda non crea nessun danno alla credibilità del
governo, mentre il capo della Farnesina, Franco Frattini, lamenta una “spettacolarità
mai vista nemmeno per l’arresto dei capimafia”. Nessuna polemica dal presidente della
Camera, Gianfranco Fini, il quale ha preferito non commentare quelle che ha definito
“le nuove tristi vicende che riguardano” il premier. “Ci vergogniamo davanti al mondo”,
ha detto invece il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, mentre l’Italia dei Valori ha
chiesto al Viminale di chiarire in parlamento le pressioni esercitate a suo tempo
sulla Questura di Milano per ottenere il rilascio della ragazza marocchina. Sul fronte
dell’indagine, dopo le perquisizioni di ieri nell’abitazione di Ruby a Genova e nell’ufficio
del consigliere lombardo del Pdl, Nicol Minetti, già ascoltata dai magistrati, si
attende il via libera della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera
per effettuare quella presso gli studi del tesoriere di fiducia del premier, Giuseppe
Spinelli.
Costa D’Avorio Sono ormai circa 250 i morti accertati
dall'inizio della crisi in Costa d'Avorio, dopo il contestato ballottaggio presidenziale
del 28 novembre scorso. Lo ha fatto sapere l’Onu. Intanto, l’ex leader ribelle ivoriano,
Soro, confermato primo ministro dal presidente riconosciuto dalla comunità internazionale,
Ouattara, è tornato ad invocare un intervento militare esterno per scongiurare il
rischio di una guerra civile. Dal canto suo, l’Unione Europea ha rafforzato le sanzioni
contro il capo di stato uscente, Gbagbo.
Pakistan Nuovo attacco
dei guerriglieri in Pakistan contro i rifornimenti alle truppe della Nato diretti
in Afghanistan. I ribelli, la notte scorsa, hanno dato alle fiamme almeno 16 autocisterne
cariche di carburante per i soldati alleati, parcheggiate in attesa di riprendere
all’alba il viaggio verso la frontiera afghana. Cinque miliziani, inoltre, sono morti
per l’esplosione di una mina al passaggio del veicolo su cui viaggiavano, nella regione
tribale di Orakzai, nella zona nordoccidentale. Infine, nella città di Karachi, prosegue
l’ondata di omicidi selettivi che negli ultimi tre giorni ha provocato una ventina
di vittime nell’ambito della rivalità tra due formazioni politiche.
Iraq In
Iraq, tre soldati statunitensi hanno perso la vita e un quarto è rimasto ferito in
due diversi episodi avvenuti oggi nel nord e nel centro del Paese. In un caso, probabilmente,
si è trattato di "fuoco amico" da parte di militari iracheni, che hanno sparato contro
quelli Usa durante una esercitazione congiunta nei pressi di Mosul. In questo modo,
sale a 4.435 il numero di perdite subite dagli Stati Uniti in Iraq dall’inizio del
conflitto nel 2003.
Egitto Allarme in Egitto per un nuovo attentato,
fortunatamente senza vittime. E’ stata fatta saltare una mina magnetica nascosta sotto
un’auto parcheggiata nella rimessa del Monastero copto di Deir as-Suriani, una novantina
di chilometri a nordovest del Cairo. L'esplosione avrebbe semidistrutto il locale
e provocato gravi danni anche al complesso. Illesi i religiosi del Monastero. Libano Nel pieno della crisi politica in Libano, dopo le dimissioni
dal governo Hariri di 10 ministri Hezbollah e di uno indipendente, il capo del movimento
sciita, Hassan Nasrallah, parlerà domani della caduta dell’esecutivo. Lunedì e martedì
prossimi, si terranno invece le consultazioni del presidente Suleiman in vista un
nuovo governo per uscire dall’impasse. (Panoramica internazionale a cura
di Eugenio Bonanata)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana
Anno LV no. 16