Portogallo: i vescovi preoccupati per i tagli alle scuole private
Il Consiglio permanente della Conferenza episcopale portoghese (Cep) ha manifestato
la sua “grande preoccupazione” di fronte alle nuove regole del finanziamento statale
previsto per l’insegnamento privato e cooperativo, parlando di “minacce alla democrazia
del Paese”. Al termine della riunione, tenutasi a Fatima, il segretario della Cep,
mons. Manuel Morujão ha dichiarato all’agenzia Sir che “le modifiche introdotte dal
Governo sull’educazione costituiscono un arretramento non democratico”. “Vogliamo
sperare che gli organi governativi aprano il cuore e l’intelligenza dinanzi alla realtà
di scuole che saranno costrette a chiudere, ponendo migliaia di professori nella disoccupazione
e causando problemi di instabilità sociale”. Nel presente mese di gennaio entrerà
infatti in vigore il decreto n. 1324 A/2010, mediante il quale il Ministero dell’Educazione
ha fissato un sussidio annuale di 80.000 euro, da concedere alle istituzioni di insegnamento
privato e cooperativo. “Si tratta di tagli di spesa che si aggirano attorno al 30%,
che toccheranno inevitabilmente progetti alternativi e di qualità, e che colpiranno
in particolare scuole che si trovano in luoghi che non offrono alcuna altra opportunità
educativa, creando un danno sociale irreparabile”, ha concluso il portavoce dei vescovi.(C.P.)