Tunisia: il Paese si ferma. 50 morti negli scontri
Scuole e università chiuse fino a nuovo ordine in Tunisia, dopo 4 giorni di guerriglia
contro il caro-vita e la disoccupazione che, secondo i sindacati e diverse associazioni
umanitarie, hanno provocato oltre 50 morti fra i manifestanti. Anche il ministero
dell'Interno ha oggi ammesso altri quattro morti, risalenti a lunedi', che hanno
cosi' portato a 18 il computo ufficiale. Il presidente tunisino, Ben Ali, ha annunciato
che cercherà di combattere la disoccupazione con la creazione di 300mila nuovi posti
di lavoro. Sulle proteste dei giorni scorsi, Fabio Colagrande ha sentito Gabriele
Del Grande, fondatore dell’osservatorio sulle vittime dell’immigrazione clandestina,
Fortress Europe, ed esperto della realtà sociale tunisina: