Strage in Egitto: la solidarietà del Consiglio Ecumenico delle Chiese
Il Segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Coe) Olav Fykse Tveit
ha portato personalmente al Patriarca copto-ortodosso Shenouda III le sue condoglianze
per gli attentati di Capodanno ad Alessandria d’Egitto. Ricevuto sabato scorso insieme
ad altri due responsabili del Coe, il pastore luterano norvegese ha espresso tutta
la solidarietà delle Chiese membri del Consiglio alla comunità copta egiziana. “La
croce - ha detto - ci ricorda le sofferenze della vita umana e la morte di Cristo
crocefisso, ma questo simbolo cristiano è anche un segno della resurrezione, della
riconciliazione e della pace”. Ricordando le parole del messaggio di Natale di Shenouda
III, centrato sull’amore e sulla pace di Dio per tutti, il reverendo Tveit ha osservato
che è “incoraggiante vedere come questo messaggio abbia incoraggiato cristiani e musulmani
ad opporsi insieme alla violenza e ai tentativi di dividere la gente. Papa Shenouda
– ha aggiunto – dimostra che quando l’autorità spirituale è efficace essa può contribuire
in modo rilevante alla costruzione della pace”. Durante l’incontro, il reverendo Tveit
ha anche consegnato a S. B. Shenouda III un messaggio di solidarietà di Charlotte
Kuffer, presidente della Chiesa protestante di Ginevra (Epg). La missiva esprime la
vicinanza alla comunità copta di tutte le Chiese ginevrine e assicura le loro preghiere
“perché – si legge - i credenti nella loro diversità combattano insieme contro la
violenza e costruiscano poco a poco le condizioni per quella pace che il bambino nato
a Betlemme è venuto a seminare nel mondo”. Ad accompagnare Tweit c’erano il pastore
Hielke Wolters e Rima Barsoum responsabile dei rapporti con i musulmani del Coe. (L.Z.)