2011-01-10 14:39:04

Haiti. Segni di speranza: 3 diaconi haitiani tra i Clarettiani, ad un anno dal terremoto


Il Padre generale della Congregazione dei Clarettiani, padre Josep Maria Abella, ha potuto visitare poco prima di Natale le zone missionarie di Kasal e Nason ad Haiti, e soprattutto ha incontrato la comunità locale dei Clarettiani, che dopo 12 lunghi mesi vive ancora il dramma del terremoto, aggravato dall'epidemia di colera, dai disastri della natura e dall'insicurezza e dalla violenza. Erano presenti il Superiore maggiore delle Antille, padre Hector Cuadrado; il Superiore locale, padre Joachim Grendotti; i padri Beauplan Derilus e Aníbal Zilli. Erano presenti anche i nuovi diaconi haitiani: Pascal Renoncourt, Jeancius Pierre Louis e Lefranc Jeannot. Nella nota inviata all’agenzia Fides, si riferisce che nella riunione si sono potute condividere le preoccupazioni e le risposte che i Clarettiani stanno dando ad Haiti. Una missione con molte sfide, ma che manifesta ancora più forte la chiamata a continuare a mantenere la presenza dei missionari Clarettiani nel Paese. Tra le tante sfide, è apparso un segno di speranza: l’ordinazione dei tre diaconi haitiani che ha avuto luogo a Jimani, nella Repubblica Dominicana, al confine con Haiti, dove i Clarettiani stanno sviluppando un importante progetto missionario. Il vescovo consacrante è stato mons. Rafael Felipe, vescovo di Barahona. Erano presenti il Padre generale e il Superiore maggiore delle Antille, molti Clarettiani e una nutrita rappresentanza delle comunità cristiane dai due lati del confine. (R.P.)







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