Religions for Peace pubblica il calendario 2011, nel 25.mo anniversario del primo
incontro di preghiera per la pace ad Assisi
Il movimento multireligioso internazionale Religions for Peace pubblica il calendario
2011, nel 25.mo anniversario del primo incontro di preghiera per la pace ad Assisi
con i rappresentanti delle religioni promosso da Giovanni Paolo II. Rosario Tronnolone
ne ha parlato con il segretario generale della sezione italiana di Religions for Peace,
Luigi De Salvia.
R. – Siamo
al 25.mo. anniversario dell’incontro di Assisi del 27 ottobre ’86, un anniversario
speciale, che abbiamo voluto sottolineare. Quest’anno ci saranno molte iniziative
a tutti i livelli per rinnovare quello spirito di Assisi. Abbiamo sentito il giorno
di Capodanno, all’Angelus, che il Papa ha annunciato la sua intenzione di fare un
pellegrinaggio ad Assisi con i leader delle altre religioni, proprio nel giorno dell’anniversario:
il 27 ottobre 2011. Naturalmente è una giornata di svolta storica nel rapporto tra
le religioni, che ha fatto imboccare la via del rispetto reciproco, di un rispetto
reciproco accogliente, ed ha responsabilizzato tutti a lavorare per la pace, per la
giustizia. Quindi, una giornata di portata storica che ha seminato molto: anche di
fronte alle difficoltà presenti vediamo quanto sia stato importante che siano stati
creati dei ponti, delle reti e così via, che arginano delle derive potenzialmente
molto distruttive.
D. – E vediamo questo calendario: è un piccolo gesto,
però un gesto quotidiano, perché lo guardiamo ogni giorno, quasi fosse un memento
quotidiano appunto a questo dialogo, a questa possibilità che le religioni hanno di
parlare tra loro e di lavorare insieme per la pace. Come è costruito questo calendario?
R.
– Il lavoro è già un frutto della collaborazione con persone di differenti religioni
che sono presenti in Religion for Peace in Italia. La maggioranza è cattolica ovviamente,
ma ci sono valdesi, ebrei, musulmani, induisti, buddisti, sikh, bahai e così via.
Quindi, è fatto con la loro collaborazione. Il significato di fondo è il rispetto
per le spiritualità e l’accoglienza delle varie feste, cosa molto importante per costruire
amicizia e relazioni positive.
D. – Nel calendario sono ovviamente
segnate le feste...
R. – Tutte le feste di tutte le religioni e poi
in breve ci sono notizie sulle varie religioni.
D. – E’ importante che
le religioni si conoscano, perché possano superare le diffidenze reciproche e i germi
di violenza che possono esistere nell’ignoranza dell’altro...
R. – Infatti,
come ritorna insistentemente il cardinale Tauran: “Ascoltarsi, ascoltarsi e poi ascoltarsi
ancora, conoscersi e così via”. Quanto ci è sconosciuto di per sé ci appare minaccioso.
Quindi, eliminare gli equivoci, eliminare le rappresentazioni stereotipate, negative
è un grande passo avanti.(ap)