Turchia: storico incontro tra il vice-premier e il Patriarca Bartolomeo I
Del problema dell’istruzione per le minoranze religiose e della questione delle proprietà
ecclesiastiche hanno parlato il vice primo ministro turco Bulent Arinc, responsabile
per le minoranze dell’esecutivo di Erdogan, e il Patriarca Bartolomeo I nel loro storico
incontro avvenuto due giorni fa, a conclusione delle festività natalizie. È la prima
volta da 58 anni, da quando il premier Adnan Menderes si recò dal Patriarca Atenagora,
che un esponente politico del governo non si reca al Patriarcato ecumenico ortodosso
di Istanbul. Allora però, purtroppo, ricorda l'agenzia AsiaNews, alla visita seguirono
violenti pogrom anticristiani dei quali lo stesso Menderes fu corresponsabile. L’incontro
dell’altro giorno, invece, è di fondamentale importanza perché arriva a un mese dal
riconoscimento giuridico del Patriarcato da parte delle autorità turche, con tanto
di restituzione dei titoli di proprietà sull’orfanotrofio di Buyukada, e segue la
visita del 2009 di Bartolomeo I al capo del governo Erdogan e al ministro Arinc. Nel
corso della visita, dopo il rito di benedizione delle acque del Corno d’Oro e il lancio
di una croce nel Mar di Marmara, i due leader hanno esaminato varie questioni: in
particolare, sul tema dell’istruzione, alla luce della nuova legge sulle fondazioni
religiose per cui l’opposizione ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale (ricorso
da questa respinto), si è discussa la riapertura della scuola teologica di Chalki,
chiusa da 40 anni, che dovrebbe tornare alla vita nel 2011. Sempre più consistenti,
inoltre, si fanno le voci che vorrebbero imminenti aperture democratiche della Turchia
musulmana alle minoranze religiose come quella cristiana e quindi anche cattolica,
non inclusa esplicitamente nel Trattato di Losanna del 1923, in cui si parlava solo
di ortodossi, armeni ed ebrei. (R.B.)