I vescovi del Venezuela: “Partecipare alla vita politica è nostro diritto”
La comunità politica e la Chiesa, pur se con ruoli diversi e giustamente separate,
sono entrambe “al servizio dello sviluppo integrale di ogni essere umano e della società
nel suo insieme”. Così il presidente della Conferenza episcopale del Venezuela e arcivescovo
di Maracaibo, mons. Ubaldo Santana Sequera, ha difeso il diritto dei vescovi a pronunciare
giudizi morali su questioni riguardanti l’ordine politico davanti alla 95.ma assemblea
ordinaria dei vescovi stessi. Il presule, che ha assicurato, riporta l'agenzia Fides,
di continuare a esprimere la propria opinione “dove richiesto dai diritti fondamentali
dell’uomo”, ha voluto ricordare la tensione verificatasi l’anno scorso tra il governo
e il cardinale Jorge Urosa, che aveva accusato l’esecutivo di indirizzare il Paese
verso una dittatura marxista. “I vescovi sono consapevoli che il ruolo di operare
per un giusto ordine della società è proprio dei laici che, come cittadini liberi
e responsabili, si sforzano di contribuire a una giusta configurazione della vita
sociale – ha detto ancora il vescovo – a noi e al clero spetta il contributo alla
purificazione della ragione e al risveglio morale delle forze necessarie per costruire
una società giusta e fraterna”. (R.B.)