150° dell'Unità d'Italia: Napolitano appella il Nord a riscoprire radici storiche
e coscienza unitaria
Secondo giorno di celebrazioni in Emila Romagna per i 150 anni dall’Unità d’Italia
alla presenza del capo dello Stato. Napolitano ha ribadito il suo ruolo di custode
della coesione del Paese e poi ha invitato tutto il nord, citando anche Milano, Venezia
e Verona alla riscoperta delle radici storiche locali e della coscienza unitaria.
Immediata la replica della Lega con l'eurodeputato Borghezio, secondo il quale l'esortazione
del Presidente "rischia di superare indebitamente le sue prerogative" viste le scelte
molto critiche verso l'unitarismo statuale, venute, dalla maggioranza degli elettori
del nord.IL m
È mio compito e dovere reagire affinché non ci siano divisioni
nel paese in una fase in cui l'Italia ha bisogno di coesione. Sono convinto – ha aggiunto
- che nei prossimi mesi, ci troveremo tutti senza distinzioni di parti nelle celebrazioni
del 150mo anniversario della nostra comune italianità".
L’unità
nazionale si è rafforzata dal 1861 ad oggi? Solo in parte, per lo storico e giornalista
Romano Bracalini, che sul tema ha scritto il libro “Brandelli d’Italia” per la Rubbettino
Editrice. Nel volume si riportano le ragioni del Nord e del Sud, per spiegare il divario
ancora esistente tra le due aree del Paese. Alessandro Guarasci ha intervistato lo
stesso Bracalini