2011-01-07 15:42:50

Indonesia: sacerdoti e frati impegnati nella tutela dell’ambiente nel Borneo


Nel 2010, secondo gli esperti, sono ben 65 i fiumi e cinque i laghi inseriti nella lista nera dei beni contaminati “a causa dell’attività dell’uomo” in Indonesia, dove l’allarme inquinamento è stato lanciato da ambientalisti cattolici. AsiaNews riferisce che la Chiesa locale è impegnata in prima linea: un gruppo di sacerdoti, infatti, ha avviato progetti di rimboschimento in alcune aree, finalizzati al recupero della flora e della fauna. In particolare padre Matheus Yuli, che lavora a stretto contatto con le popolazioni native dei dayak, nella diocesi di Ketapang, nel Borneo occidentale (l’isola del Borneo è grande cinque volte l’isola di Java) denuncia le devastazioni compiute in passato da speculatori e magnati del legno. Nell’area sono attivi anche progetti di rimboschimento avviati da frati cappuccini: “All’inizio è stata un’impresa – è la testimonianza di padre Sanmuel Sidin Oton, di etnia dayak – perché non è stato facile convincere i tribali che fosse possibile trasformare terreni aridi in zone verdi”. Tra gli obiettivi realizzati, il rimboschimento di 100 ettari di terreno a Tunggal Hill, nel distretto di Kubu Raya. (R.B.)







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