2011-01-07 13:56:54

Contenzioso tra Nicaragua e Costa Rica. Mons. Celli esorta alla ripresa del dialogo


Il presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali, mons. Claudio Maria Celli, in visita in Nicaragua, ha lanciato un appello alla ripresa del dialogo con la Costa Rica. Il servizio di Roberta Barbi.

Mons. Celli è giunto in Nicaragua in occasione del 50.mo anniversario della Radio Cattolica del Paese. Il suo appello riprende l’auspicio che aveva espresso il Papa nel Messaggio pronunciato in occasione del Natale, in cui il Santo Padre aveva manifestato la speranza che la nascita del Salvatore potesse incoraggiare il confronto pacifico tra i due Paesi. “Due popoli d’ispirazione cristiana, con le difficoltà della vita moderna, devono far incontrare i loro cammini nel dialogo e nella comprensione reciproca per risolvere in maniera pacifica le problematiche esistenti”, ha detto il presule nel corso di una conferenza stampa a Managua. Il conflitto tra Nicaragua e Costa Rica risale a metà ottobre, quando il governo di quest’ultimo accusò il Nicaragua di aver sconfinato versando rifiuti provenienti dal dragaggio del fiume San Juan sull’isola Calero e di aver aperto un canale che conduce da quest’isola a una laguna in territorio nicaraguense, occupando militarmente il settore. Il contenzioso è stato sottoposto anche alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja e mentre il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, si è dichiarato pronto a un dialogo “senza condizioni”, la presidente della Costa Rica, Laura Chinchilla, ha detto che accetterà il dialogo solo dopo il ritiro delle truppe di Managua dall’area interessata. “Da parte nostra possiamo solo accompagnare con la preghiera il cammino di questi due popoli – ha concluso mons. Celli – affinché s’incontrino nello spirito del Vangelo e si adoperino per trovare una soluzione comune al conflitto”.

Questo contenzioso tra Nicaragua e Costa Rica arriva in un contesto sociale ed economico difficile come ci spiega il collega Luis Badilla, esperto di questioni latinoamericane, al microfono di Sergio Centofanti:RealAudioMP3

R. – Sono due Paesi che affrontano gravi problemi, conseguenza in parte della crisi internazionale che adesso si fa sentire molto di più in America Latina, non solo in Centro America, e in particolare in Nicaragua che parte da livelli di sviluppo molto più bassi rispetto alla Costa Rica. Tutti e due i Paesi hanno una notevole stabilità politica però hanno questa difficoltà per quanto riguarda l’economia: non riescono a migliorare le loro esportazioni e soprattutto non riescono a far diminuire la povertà. Questa situazione accomuna i due Paesi e quindi quando si era parlato addirittura di una possibile guerra, c’è stata grande preoccupazione, in particolare negli ambienti più poveri perché ogni conflitto finisce per impoverire ancora di più!

D. – In questa disputa qual è il ruolo della Chiesa in Nicaragua e in Costa Rica?

R. – I due Episcopati di Nicaragua e Costa Rica hanno ribadito che c’è una sola via, ed è quella del dialogo, del consenso trovato insieme per risolvere una situazione che è molto meno grave di quanto non si sia pensato, ma che se non viene risolta in termini consensuali potrebbe incancrenirsi in modo pericoloso. (gf)







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