L'incontro del Papa con i bambini ricoverati al Policlinico Gemelli
Momenti di commozione e sincero affetto hanno scandito, ieri pomeriggio, la visita
di Benedetto XVI al Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Nel clima dell’Epifania,
festa dedicata in modo speciale ai più piccoli, il Papa ha incontrato il personale
medico e i bambini ricoverati nell’ospedale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il Santo Padre ha benedetto il Centro per la cura della spina bifida, grave malformazione
congenita della colonna vertebrale e del midollo spinale, e poi ha consegnato dolci
e doni natalizi ai bambini. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
(Canto dei
bambini, Adeste fideles)
Il Papa, accanto all’infanzia sofferente, ha
ricordato l’amore di Gesù per i più piccoli e si è rivolto direttamente ai bambini:
Vi voglio bene – ha detto il Pontefice - e vi sono vicino con la mia preghiera e il
mio affetto “anche per darvi la forza nell’affrontare la malattia”.
“Cari
bambini e ragazzi, ho voluto venire a trovarvi anche per fare un po’ come i Magi.
Come avete fatto voi, i Magi portarono a Gesù dei doni - oro, incenso e mirra - per
manifestargli adorazione e affetto. Oggi vi ho portato anch’io qualche regalo, proprio
perché sentiate, attraverso un piccolo segno, la simpatia, la vicinanza, l’affetto
del Papa. Ma vorrei che tutti, adulti e bambini, in questo tempo di Natale, ricordassimo
che il più grande regalo l’ha fatto Dio a ciascuno di noi”.
Per
scorgere questo regalo – ha aggiunto il Papa – bisogna guardare nella grotta di Betlemme,
nel presepe, dove vediamo Maria e Giuseppe ma soprattutto “un bambino, piccolo, bisognoso
di attenzione, di cure, di amore”:
“Quel bambino è Gesù, quel bambino
è Dio stesso che ha voluto venire sulla terra per mostrarci quanto ci vuole bene,
è Dio che si è fatto come voi bambino per dirvi che vi è sempre accanto e per dire
a ciascuno di noi che ogni bambino porta il suo volto”.
Prima del
discorso del Santo Padre, Francesca - una ragazza diciannovenne
affetta da spina bifida - a nome di tutti i bimbi, ragazzi e ragazze ricoverati al
Gemelli ha accolto Benedetto XVI con queste parole:
“Anche noi abbiamo
bisogno di incontrare Gesù, il nostro cielo si era fatto scuro di nuvole minacciose.
Oggi si accende la luce della stella: una speranza nuova. Per questo ti ringraziamo,
Santo Padre. Come i Santi Magi, anche noi vogliamo portare i nostri doni a Gesù. La
tua visita ci ha dato tanta gioia, nuova forza e la luce della stella. Grazie Papa
Benedetto”.
Particolarmente emozionante la visita del Papa nei locali
del Centro per la cura dei bambini con spina bifida, dove il Santo Padre ha incontrato
i piccoli degenti e le loro famiglie. Benedetto XVI ha donato ai piccoli dolci e regali
natalizi e i pazienti pediatrici di questa struttura hanno consegnato al Pontefice
tre statuine in terracotta raffiguranti i Re Magi. La coordinatrice del Centro,
la dottoressa Claudia Rendelli, sottolinea come l’incontro si
sia svolto in un clima di familiarità e grande gioia:
“Il Santo Padre
ha avuto parole di conforto per tutti i bambini e con alcuni si è intrattenuto. Ha
chiesto ad ognuno quale patologia avesse, perché stava in ospedale e come si trovava.
Ha incontrato anche i genitori. E’ stato un incontro molto emozionante per tutti noi
anche perché il papa è un ‘fratello’, una persona molto dolce con i bambini. Ha portato
dei doni, dei carillon per i più piccoli, dei peluche per i più grandicelli e dei
libri per i più grandi. A tutti ha donato un pacco con dolci e la calza della befana.
Una bambina gli si è buttata al collo, lo ha baciato ripetutamente e gli ha detto:
“Grazie, perché è proprio la bambola che volevo per Natale”.
Il Papa
ha anche sostato davanti alle incubatrici dei neonati in terapia intensiva. Il direttore
del dipartimento di pediatria dell'ospedale, il dott. Costantino Romagnoli, ha detto
che il Santo Padre “si è commosso guardando le incubatrici dei prematuri, perché li
ha visti infinitamente deboli”. Prima di far ritorno in Vaticano, il Papa ha
rivolto infine un cordiale saluto a tutto il personale e ai degenti del Policlinico
Gemelli:
“Incoraggio le diverse iniziative di bene e di volontariato,
come pure le istituzioni che qualificano l’impegno al servizio della vita, penso in
particolare, in questa circostanza, all’Istituto Scientifico Internazionale 'Paolo
VI', finalizzato a promuovere la procreazione responsabile. Grazie ancora a tutti!
Il Papa vi vuole bene!”.