Funerali del governatore del Punjab. Il ministro Bhatti: difendere le minoranze. Mons.
Saldanha: cresce l'intolleranza
Centinaia di persone e decine di rappresentanti del governo hanno partecipato oggi
a Lahore al funerale del politico pachistano Salman Taseer, assassinato ieri a Islamabad.
Il governatore del Punjab è stato sepolto nel principale cimitero di Cavalry Grounds,
dopo essere stato trasportato in elicottero dal suo ufficio dove si sono tenute le
esequie. La sepoltura è avvenuta con gli onori di Stato e la bara è stata avvolta
dalla bandiera nazionale. Tra i presenti il premier Yusuf Raza Gilani e esponenti
di spicco del Partito popolare pachistano. L’omicida, reo confesso, ha dichiarato
di aver agito per punire l’uomo politico, che aveva aderito al fronte per l’abolizione
della legge sulla blasfemia. Kelsea Brennan Wessels ha intervistato il Ministro
pakistano per le minoranze Shahbaz Bhatti.
R. – I think
that the assassination of the... Penso che l’assassinio del governatore
del Punjab possa suscitare paura tra tutte quelle persone che si ergono a favore della
verità, contro gli estremismi, contro l’intolleranza, contro la violenza e contro
quelle leggi sulla blasfemia. Ma credo che la scoperta della violenza non possa creare
paura e non possa fermarci dall’alzare la voce in favore della giustizia e della protezione
delle minoranze e delle persone innocenti del Pakistan.
D. – Considerando
il clima politico, è possibile un’abrogazione della legge sulla blasfemia?
R.
– I think that it is difficult... Penso che sia difficile, ma il cattivo
uso della legge sulla blasfemia spero che faccia sì che le persone possano rendersi
conto che questo omicidio è avvenuto in seguito all’istigazione da parte di fanatici,
che usano la legge sulla blasfemia per istigare il popolo alla violenza. Quindi, penso
che questa legge debba essere rivisitata e riesaminata per impedirne il cattivo uso.
Comunque, dall’altra parte, gli estremisti religiosi stanno dicendo chiaramente che
non tollereranno nessuna rettifica in questa legge.(ap)
La notizia della
morte di Taseer ha scosso anche i cristiani indiani. John Dayal segretario generale
dell’All Indian Christian Council, ha ricordato con ammirazione la figura del governatore
del Punjab proprio per la sua posizione contro la legge antiblasfemia. Preoccupazione
per il crescente senso d’intolleranza verso il dissenso in Pakistan è stata espressa
anche dall’arcivescovo di LahoreLawrence J. Saldanha, insieme al dolore
della Chiesa cattolica per l’uccisione del governatore Taseer. Sentiamolo nell’intervista
di Emer McCharty.
R. – We were
very shocked to hear the news… Siamo rimasti molto scioccati nell’ascoltare
queste notizie. Pensiamo che questa sia una mossa contro quelle persone che si stanno
opponendo alla legge sulla blasfemia. Il governatore era chiaramente critico nei confronti
della legge sulla blasfemia: aveva richiesto la sua abrogazione; era anche a favore
del rilascio di Asia Bibi ed era intervenuto personalmente, tentando di ottenere per
lei la grazia. Purtroppo lo hanno assassinato e siamo molto dispiaciuti per questo.
D. – Qual è il clima nel Paese al momento?
R. - People
are afraid... Le persone sono spaventate. E’ possibile che la sensazione
generale sia di maggiore paura e specialmente dopo la morte del governatore sarà anche
più difficile per le persone criticare questa legge.
D. – Come possiamo
considerare questa ondata di estremismo che sembra aumentare nel Paese?
R.
– That’s true. I also speak... Questo è vero. Ho anche detto in Chiesa,
il giorno di Capodanno, che la libertà religiosa - tema della Giornata mondiale per
la pace - è essenziale per la pace. Ma sfortunatamente in molti Paesi, e anche nel
nostro, questa tolleranza viene colpita duramente. C’è un’aria molto intollerante
al momento e per questo ci sentiamo sempre più mal tollerati e ci sentiamo anche emarginati.
Ecco perché quest’anno non si prospetta come un anno di speranza e felicità.(ap)