Il messaggio di pace del Papa è fonte di “grande speranza” per l'Indonesia
Il messaggio di pace di inizio anno del Papa porta “grande speranza” all’Indonesia
e all’intera comunità internazionale, in particolare quando invita al “rispetto” e
alla “comprensione reciproca”. È quanto afferma padre Aloys Budipurnomo, capo della
Commissione interreligiosa dell’arcidiocesi di Semarang (Giava centrale), che sottolinea
il rapporto fra le parole di Benedetto XVI e i principi promossi dai Pancasila, i
cinque punti fondanti della Repubblica indonesiana che garantiscono – fra gli altri
– la libertà religiosa. Ma l’Indonesia non è solo Pancasila, aggiunge il religioso
all'agenzia AsiaNews, perché all’interno della comunità vale anche il principio della
“unità nella diversità”. Padre Aloys spiega che “il messaggio di Benedetto XVI ” ha
“seminato ottimismo” in tutto il popolo indonesiano perché riguarda alcuni principi
contenuti nei Pancasila e che sono “alla base della nostra filosofia di vita” dal
1945. Egli precisa inoltre che i valori fondanti restano validi nonostante gli episodi
di violenza a sfondo confessionale e chiarisce che “cristiani, cattolici, buddisti,
indù, confuciani o musulmani sono moralmente obbligati” a seguirli nella vita di tutti
i giorni, insieme al motto “unità nella diversità”. La pensa in maniera analoga padre
Benny Susetyo, esponente della Commissione interreligiosa della Conferenza episcopale
indonesiana (Kwi), che bolla come “immorale” la pratica della violenza “in nome della
fede religiosa”. Il sacerdote della diocesi di Malang, provincia di East Giava, sottolinea
che “la violenza interreligiosa porta instabilità a livello sociale” e “fomenta l’odio”;
di segno opposto il messaggio del Papa, commenta il religioso, perché “ci dona ancora
una volta la luce” ricordando “l’importanza del rispetto reciproco” anche sotto il
profilo “interconfessionale”. Nel “teatro indonesiano”, conclude padre Benny, il messaggio
del pontefice promuove “pace e tolleranza”. (R.P.)