Haiti: l'impegno della Caritas italiana un anno dopo il terremoto
Ad Haiti prosegue senza sosta l’impegno della Caritas per portare aiuto alla popolazione
a quasi un anno dal terribile sisma che il 12 gennaio 2010 ha colpito il Paese provocando
circa 230 mila vittime, oltre 300 mila feriti e un milione e mezzo di senza tetto.
Complessivamente la rete Caritas ha raggiunto finora 2,3 milioni di persone con aiuti
per oltre 37 milioni di euro. Sono stati attivati centinaia di “punti acqua” per approvvigionamento
acqua potabile, bagni e latrine. Oltre 59 mila persone hanno ricevuto assistenza
medica e sono state visitate in ambulatori e in cliniche mobili; 17 mila famiglie
hanno ricevuto kit per la costruzione di ripari di emergenza, inoltre sono stati allestiti
spazi ludico-ricreativi per 2.300 bambini. Altre 100 mila persone stanno beneficiando
dei programmi di prevenzione e informazione avviati per fronteggiare la nuova emergenza
colera, a Port-au-Prince e nella diocesi di Gonaives, nella zona dell'Artibonite.
In particolare Caritas Italiana è presente ad Haiti con tre operatori per il coordinamento
degli aiuti e a sostegno della Caritas locale attiva con centinaia di operatori e
volontari in tutte e dieci le diocesi del Paese. 51 i progetti finora avviati, per
circa 9,3 milioni di euro, di cui 3,2 milioni destinati all'emergenza, 3 milioni alla
ricostruzione e la restante somma in ambito socio-economico, sanitario e formativo.
“Le statistiche, i numeri e le voci di budget, dice mons. Vittorio Nozza direttore
di Caritas Italiana - non possono raccontare il faccia a faccia con la tragedia,
la fatica di abitare l’emergenza, la scelta di mettersi a servizio da compagni di
strada e non da maestri ma per sostenere la popolazione, ribadisce, è fondamentale
proseguire su un cammino comune che richiederà un coinvolgimento sempre più intenso,soprattutto nel medio e lungo periodo, nelle difficili fasi di riabilitazione
e diricostruzione”. (C.S.)