India. Il cardinale Gracias sulla libertà religiosa: “L’unica via per la pace”
Il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Conferenza episcopale
indiana, ha commentato all’agenzia AsiaNews il messaggio del Papa per la Giornata
Mondiale della Pace, che sarà celebrata il 1° gennaio prossimo, incentrando la sua
riflessione sul tema della libertà religiosa, molto d’attualità in India. “È negli
ultimi 20 anni che la libertà religiosa è stata messa sotto accusa – ha detto – e
che la religione, che può essere una forza potente di coesione, tolleranza e crescita
dell’amore, della pace e del rispetto, oltre che della solidarietà in una società,
è invece diventata pretesto per divisione, intolleranza, ostilità e violenza”. Il
porporato sottolinea che la libertà religiosa è un diritto umano basilare che consiste
nella libertà di ricerca della verità, una ricerca che i governi devono facilitare
e non ostacolare: “Come può un potere o una persona diversa da me decidere quale sia
la verità per me?”, si chiede. Portando ad esempio il caso specifico dell’India, in
cui la comunità cristiana rappresenta un’esigua minoranza, circa il 2,18 per cento
della popolazione stando al censimento del 2001, evidenzia come sia di fondamentale
importanza la libertà religiosa in un Paese che sta emergendo a livello globale. “I
leader spirituali hanno la responsabilità di promuovere la pace, la tolleranza e l’armonia
tra i loro fedeli – ha aggiunto – nessuno può sostenere di essere un leader religioso
se promuove comportamenti violenti tra i suoi fedeli in nome della religione”. Il
porporato, infine, mette in guardia dalla politicizzazione della religione e ribadisce
che lo Stato deve essere laico e non discriminare nessuno sulla base del credo religioso.
(R.B.)