Il governo del Nepal protegge il Natale per far fronte alla crisi economica
Per far fronte alla crisi economica, i turisti cristiani di tutto il mondo sono stati
invitati a trascorrere le feste di Natale e di fine anno in Nepal. Grazie a questo
interesse per la festività cristiana, il governo si è impegnato a proteggere luoghi
di culto e strutture da eventuali attacchi degli estremisti indù. Ciò ha permesso
a cristiani cattolici e protestanti la celebrazione di messe e processioni dedicate
al Natale. Nei giorni scorsi, Prachandaman Shrestha, responsabile del turismo in
Nepal, ha annunciato agevolazioni e pacchetti promozionali per tutti i turisti desiderosi
di restare nel Paese per tutte le vacanze natalizie. Sujata Koirala, Ministro degli
esteri, dichiara all’agenzia AsiaNews: "Il nostro Paese è ormai laico e le persone
di qualsiasi religione sono benvenute in Nepal. I tempi sono cambiati e invitiamo
i cristiani del mondo a celebrare il Natale qui. Ogni attività cristiana, che non
danneggia il Paese è la benvenuta in Nepal." Dal 2007, il Nepal è uno Stato laico,
dopo secoli di monarchia indù e oltre 10 anni di guerra civile. Tuttavia, cristiani
e altre minoranze religiose sono ancora al margine della società e il governo vieta
attività di apostolato e proselitismo. In questi anni, a causa dell’instabilità politica
le comunità cattoliche e protestanti sono state spesso oggetto di violenze e attacchi
da parte degli estremisti indù. Padre Robin Rai, sacerdote della cattedrale dell’Assunzione
di Kathmandu afferma che nel 21mo secolo, lo Stato non può ignorare la presenza delle
minoranze religiose e bandire le loro attività. “Le condizioni sono cambiate e la
popolazione indù deve accettare e comprendere la nostra fede”: così ha concluso Rai
dopo aver anche ascoltato la testimonianza di un commerciante : “Insieme a protestanti
e cattolici ho visto persone di altre fedi comprare souvenir natalizi e scambiarsi
gli auguri”. (C.P.)