Nigeria. Precisazione dell'arcivescovo di Jos: nessun sacerdote ucciso negli scontri
di Natale
Fra le vittime degli scontri di Natale tra la comunità cristiana e quella musulmana
non risulta esserci nessun sacerdote. È quanto assicura all’agenzia Fides mons. Ignatius
A. Kaigama, arcivescovo di Jos, riguardo alle notizie diffuse dai mass media che annunciavano
la morte anche di un sacerdote cattolico. Il presule comunque precisa che il vescovo
di Maiduguri - una delle località teatro delle violenze - gli ha comunicato che un
pastore protestante è rimasto ucciso nella sua città. Alla vigilia di Natale si erano
verificate una serie di esplosioni a Jos, nello stato nigeriano del Plateau, che avevano
provocato oltre una trentina di morti e diverse decine di feriti. Altre sei persone
erano rimaste uccise durante la Messa di Natale negli attacchi contro due chiese a
Maiduguri, nel nord est del Paese. Le violenze sono poi riesplose nei giorni seguenti
sempre a Jos, città di confine tra il nord del Paese a maggioranza musulmana e il
sud cristiano, facendo salire il bilancio complessivo ad almeno 86 morti. Ieri un
gruppo islamista nigeriano, la “Jama'atu Ahlus-Sunnah Lidda'Awati Wal Jihad”, che
si ispira ai talebani afghani, ha rivendicato gli attacchi, che sarebbero avvenuti
anche con uso di bombe e esplosivi, a quanto riferito da testimoni locali. Gli scontri
interetnici a sfondo religioso non sono nuovi in Nigeria, ma si teme un escalation
delle violenze anche in vista delle elezioni presidenziali del prossimo aprile. (M.G.)