India. Natale in Orissa: messaggio di fraternità di mons. Cheenath
“Il messaggio di Natale per noi è che Dio viene da noi ed è nei cuori di tutti. Trovarlo
nella nostra vita quotidiana è ‘mukti’, salvezza, trovarlo negli altri è fratellanza
universale”. Così mons. Raphael Cheenath, l’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, nello
Stato dell’Orissa, teatro dei sanguinosi pogrom anticristiani del 2007 e del 2008,
ha raccontato ad AsiaNews come si è svolto il Natale nell’area, con tanta paura tra
i fedeli per la possibilità di violenze e attentati che fortunatamente non si sono
verificati. Le autorità, in via precauzionale, hanno fornito protezione alle chiese
più grandi. “L’amore di Cristo ispira i cristiani in Orissa a essere abbastanza forti
da resistere alle pressioni della società – ha aggiunto il presule – quindi il messaggio
di questo Natale è rompere le barriere e i muri di casta, colore, fede e religione
per creare una comunità di fratelli e sorelle uniti nell’amore, inclusi i nostri fratelli
indù”. L’arcivescovo ha sottolineato che Cristo è venuto per stabilire la supremazia
dell’amore, che ha la prevalenza su tutte le altre virtù: “Noi in Orissa e Kandhamal
cerchiamo di raggiungere i poveri, i dalit e i tribali, così che possano essere liberati
da alcune delle tradizioni e dei costumi delle classi superiori della società”. Il
presule, infine, ha tenuto a evidenziare come oggi la maggioranza dell’umanità soffra
la fame, la povertà, le malattie e la persecuzione religiosa: “Siamo dunque capaci
di accettarci come fratelli e sorelle? – si domanda – credo che il nostro sarà un
mondo migliore quando saremo in grado di vedere la bontà negli altri, non solo le
mancanze e gli errori, quando saremo capaci di vivere in fraternità e non di odiarci”.
(R.B.)