India: due atti intimidatori contro i cristiani in Orissa
Il Natale è trascorso in maniera relativamente tranquilla nello Stato indiano dell’Orissa,
teatro dei sanguinosi pogrom anticristiani tra il 2007 e il 2008. Nonostante ciò,
nel distretto di Kandhamal, il reverendo Suranjan Nayak ha subito un grave atto intimidatorio:
secondo alcune testimonianze raccolte dall'agenzia AsiaNews, un gruppo di fondamentalisti
indù si è recato all’ospedale dove lavora la moglie del pastore e ha tentato di dare
alle fiamme la porta del suo ufficio. Non riuscendoci, gli estremisti sono andati
a casa della coppia e hanno appiccato il fuoco alla loro auto. I sospetti si concentrano
sui radicali del gruppo Kui Samaj Samanova Samiti, in quanto il loro leader recentemente
ha avuto uno scontro verbale con il sacerdote che lo aveva accusato di attaccare cristiani
pacifici e “colpevoli” di voler solo professare la propria fede, chiedendo, al tempo
stesso, alle autorità di prendere provvedimenti. Sempre in Orissa, nei giorni scorsi
è stato diffuso un biglietto di auguri con un ritratto blasfemo di Gesù Cristo che
ha suscitato reazioni di protesta nella comunità cristiana di Nabrangpur. Il biglietto
era stato fatto circolare da un politico locale, Manohar Randhari, che pare abbia
chiesto scusa per il gesto. (R.B.)