2010-12-26 16:07:21

Iraq: Natale senza attacchi contro le comunità cristiane


E' trascorso senza particolari incidenti il Natale per i cristiani in Iraq, bersagliati negli ultimi mesi dalla violenza estremista. A Baghdad le celebrazioni si sono svolte in tono minore per la paura degli attentati minacciati da gruppi vicini ad Al Qaida e responsabili del sanguinoso raid lo scorso 31 ottobre nella cattedrale siro-cattolica di Baghdad, costato la vita a oltre 50 fedeli e a due sacerdoti. Una quarantina di cristiani hanno comunque voluto assistere alla Messa della Notte celebrata nella Chiesa di San Giuseppe, situata nel centro della capitale irachena, 'sfidando' i terroristi tra eccezionali misure di sicurezza. Lo stesso hanno ieri questa mattina altri 300 fedeli, recatisi simbolicamente proprio nella cattedrale siro-cattolica di Baghdad. Malgrado la mobilitazione delle forze di sicurezza, diverse chiese cattoliche nel Paese hanno comunque rinunciato alla Messa di Mezzanotte e moltissimi fedeli hanno scelto di trascorrere le feste nella provincia settentrionale del Kurdistan, oasi di relativa calma per la minoranza cristiana. A differenza di altre parti del Paese, in Kurdistan le chiese hanno potuto addobbarsi per le feste con luci e decorazioni natalizie. Ad Arbil, Ainkawa, e nelle altre città della provincia - presidiate comunque da centinaia di poliziotti e numerosi check-point a protezione delle chiese - sono apparsi per le strade anche i tradizionali alberi natalizi. Malgrado gli appelli delle autorità però, le violenze contro la minoranza cristiana stanno causando un vero e proprio 'esodo': la comunità cristiana in Iraq conta adesso infatti circa 500 mila fedeli contro gli oltre 800 mila del 2003.







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