Edo Patriarca, Segretario generale Settimane Sociali dei Cattolici italiani Direi che sulla
Riforma dell’Università c’è un segnale di un profondo disagio giovanile. La Fiat vuole
nuove regole. Comprendo i ragionamenti di Marchionne, ma ho la sensazione che in qualche
modo voglia rinunciare alla fatica della condivisione. Mi pare che il dato di speranza
bello e grande è che questo Paese sta reggendo ancora una volta perché le famiglie
sono parsimoniose, non si sono indebitate, sanno risparmiare. Ma anche qui si attende
una politica che finalmente la sostenga, l’aiuti. La situazione politica non
è assolutamente adeguata alle sfide che abbiamo davanti. E questo lo dico con grande
rammarico. Ho la sensazione che manchino degli statisti, dei leader politici, che
sappiano un attimo alzare la testa. Alzare lo sguardo, senza badare troppo al gioco
del giorno dopo giorno. Soprattutto anche la legge elettorale non ha permesso una
selezione esigente, severa dei nostri parlamentari. Noi l’abbiamo detto chiaramente,
senza remore, nella Settimana sociale di Reggio Calabria. Lo abbiamo scritto. Questa
legge va cambiata nella direzione di dare ai cittadini la possibilità di scegliere
il proprio candidato. E poi dia la possibilità ai cittadini di scegliere coloro che
devono governare. Mi pare che questi siano i due presupposti minimi perché in questo
nostro Paese viva un po’ meglio la democrazia e la partecipazione.