2010-12-23 16:11:16

Costa d'Avorio: il nunzio: l'unica via è il dialogo


In Costa d'Avorio, almeno 173 persone sono state uccise in pochi giorni: lo hanno affermato oggi le Nazioni Unite. “Tra il 16 ed il 21 dicembre, il personale per i diritti umani ha avuto informazioni di 173 uccisioni, 90 casi di tortura e maltrattamenti, 471 arresti e detenzioni e 24 casi di scomparse forzate o involontarie” ed ha ricevuto notizie di fosse comuni che non ha potuto però verificare, ha affermato oggi a Ginevra, la vice Alto commissario dell'Onu per i diritti umani Kyung-wha Kang in un intervento alla sessione straordinaria del Consiglio diritti umani sulla situazione in Costa d'avorio. Un progetto di risoluzione condanna le violazioni dei diritti umani e chiede il rispetto della volontà del popolo, accentuando quindi la pressione della comunità internazionale sul presidente della Costa d'Avorio Laurent Gbagbo che rifiuta di lasciare il potere nonostante la sconfitta elettorale. Della situazione nel Paese ci parla, al microfono di Helene Destombes, il nunzio apostolico in Costa d’Avorio, mons. Ambrose Madtha: RealAudioMP3

R. - Vorrei dire che la situazione è molto preoccupante per tutto il Paese a causa delle posizioni dure dei due leader che chiedono di essere eletti. Però, penso che attraverso il dialogo tra le due parti questa questione si possa risolvere. È importante che entrambe le parti facciano un compromesso e che comincino a dialogare.

R. - Lei teme una nuova guerra civile nel Paese?

R. – C’è questa preoccupazione perchè se entrambi non accettano la posizione degli altri, allora c’è purtroppo la possibilità di una guerra civile. Però io spero sempre che non succederà perchè qualsiasi guerra civile o qualsiasi conflitto non aiuterebbe nessuno. (bf)







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