Studenti in piazza contro la riforma dell’Università: scontri a Milano e Palermo
Sono tornati oggi di nuovo in piazza gli studenti italiani, a Roma e in tante città,
in vista dell’approvazione definitiva al Senato del ddl di riforma dell’Università.
In alcuni casi, come a Milano e a Palermo, si sono verificati scontri con le forze
dell’ordine. A Roma, la manifestazione non ha interessato questa volta il "triangolo
del potere" - Camera-Senato-Palazzo Chigi - ma altre zone della città. La protesta,
che ha assunto spesso toni ironici e fantasiosi, è stata sospesa in segno di solidarietà
dopo la notizia della morte di un operaio immigrato, a causa del crollo di un solaio
nella Facoltà di Scienze Politiche all'Università La Sapienza. Secondo quanto si apprende
da qualificate fonti del Quirinale, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
è disposto a un incontro con gli studenti che due giorni fa avevano indirizzato una
lettera al capo dello Stato, scritta dai collettivi studenteschi de La Sapienza, per
chiedergli di non firmare il ddl Gelmini. In uno dei passaggi cruciali della lettera
si legge: "Se porrà la Sua firma alla legge Gelmini, Lei sancirà la cancellazione
del Diritto allo Studio, uno dei diritti fondamentali della Costituzione intesa come
patto fondante della nostra società, che garantisce equità e democrazia". Alla notizia
della disponibilità di Napolitano gli studenti hanno esultato.