Natale a Betlemme: drammatica la situazione dei cristiani. Dai souvenir bandita la
croce
Questo Natale a Betlemme la croce è stata bandita dai souvenir destinati a turisti
e pellegrini in Terra Santa. Alcuni laboratori tessili di Gerusalemme ed Hebron hanno
iniziato a stampare e vendere magliette che raffigurano la chiesa della Natività di
Betlemme senza croce. Per la crescita del fondamentalismo islamico nei territori palestinesi,
la croce è stata eliminata anche dalle t-shirt delle squadre di calcio. Intervistato
dall’agenzia AsiaNews, Samir Qumsieh, giornalista e direttore della televisione cattolica
Al-Mahed Nativity Tv Station di Betlemme, afferma: “ Voglio lanciare una campagna
per invitare la gente a non comprare questi prodotti perchè la rimozione della croce
è una intimidazione nei confronti dei cristiani; è come affermare che Gesù non è mai
stato crocifisso”. Come ogni anno migliaia fra autorità, fedeli e turisti provenienti
da tutto il mondo affolleranno la notte del 24 dicembre la Chiesa della Natività di
Betlemme per la messa di mezzanotte. Essa sarà celebrata dal patriarca latino di Gerusalemme
e vi parteciperanno le più alte cariche dell’Autorità palestinese. Qumsieh dice che
la popolazione sta vivendo questi giorni con gioia, ma la situazione dei cristiani
resta comunque drammatica. Secondo il giornalista, il dialogo di questi anni tra islamici,
cristiani ed ebrei non ha cambiato la situazione. Secondo il giornalista “ la popolazione
scappa perchè non c’è lavoro e i controlli israeliani limitano gli spostamenti”. Altro
fattore sono invece i problemi interni alla Palestina, come lo scontro tra Hamas e
Fatah, che ha ripercussioni sulla situazione economica. Qumsieh sottolinea che dal
2002 al 2010 la popolazione cristiana di Betlemme è scesa da oltre 18mila persone
a 11mila. A Gerusalemme vivono invece solo 15.400 cristiani, il 2% della popolazione,
come riporta uno studio del Jerusalem Institute for Israel Studies. Essi sono il
50% in meno rispetto ai 31mila registrati residenti nel 1948, quando i cristiani rappresentavano
circa il 20% della popolazione della città. Il giornalista spiega che se l’esodo
andrà avanti, non ci saranno più cattolici in Terra Santa e che un giorno la chiesa
della Natività potrebbe essere trasformata in un museo. “ Se non ci sono più cristiani
in Terra Santa – afferma - non ci potranno più essere cristiani da nessuna parte”.
Intanto, in occasione delle celebrazioni per il Natale, l’esercito israeliano ha ordinato
ai soldati dislocati nei Territori palestinesi occupati, di agevolare il passaggio
dei pellegrini cristiani ai posti di blocco. Ai militari è stato anche distribuito
un opuscolo che spiega l’importanza del Natale per i cristiani e invita i soldati
a evitare inutili discussioni e ostacoli alle frontiere con la West Bank. (C.P.)