India: timori di violenze anticristiane a Natale nello Stato dell’Orissa
Il movimento radicale indù, il Kui Samaj, ha annunciato per il giorno di Natale un
raduno nel distretto del Kandahamal, nello Stato dell’Orissa, già teatro di tragiche
violenze anticristiane. La notizia ha provocato il panico fra i cristiani della regione,
mentre il governo non sembra dare assicurazioni sufficienti ad alleviare le paure.
“Siamo spaventati. Per favore, fate qualche cosa”, ha implorato Kartika Nayak, giovane
cristiano del villaggio di Barkhama, testimone – riferisce l’agenzia Asianews - delle
violenze anti-cristiane del dicembre 2007, accusato lui stesso di aver ucciso Khageswar
Mallick, tribale indù, il giorno di Natale di quell’anno. Nayak ricorda invece che
Mallick è rimasto ferito mentre cercava di distruggere una chiesa e portato via per
essere curato è poi morto in circostanze mai chiarite. Da allora gli indù incolpano
i cristiani della sua morte. Per questo Lambodar Kanhar, leader del Kui Samaj del
Kandhamal, ha annunciato che il suo gruppo terrà un raduno per onorare la memoria
di Mallick proprio il giorno di Natale. Il leader cristiano locale, Umesh Nayak, rammenta
che il distretto di Kandhamal ha vissuto un'altra stagione di violenza anticristiana,
durata sette settimane, tra agosto e settembre 2008, nonostante le promesse rassicuranti
del ministro federale, che aveva visitato i cristiani nei campi profughi in cui erano
rifugiati. Del problema si è fatto ora carico il presidente che Consiglio dei cristiani,
Sajan George, che in una lettera al primo ministro dell’Orissa, sottolinea che nel
2007 la violenza anticristiana nel distretto di Kandhamal non ha avuto precedenti
nella storia indiana. In totale 9 morti, molte donne violentate, 730 case e 115 chiese
distrutte e più di 40 imprese e negozi danneggiati. La lettera si chiude con l’appello
“Signor ministro, Le chiediamo di ridare fiducia a questa minuscola minoranza cristiana”.
(R.G.)