2010-12-20 14:35:02

Negli asili pubblici del Quebec è bandita la religione


Da regione più cattolica del Nordamerica, il Québec si sta trasformando in una punta avanzata del secolarismo. Negli asili della provincia canadese non dovrà essere praticata alcuna religione. Il ministero della Famiglia ha infatti fatto sapere che la provincia bandisce ogni forma di religione negli asili statali o semi-statali che ricevono contributi pubblici, dal prossimo giugno. Per chi non rispetta la legge sono previste varie sanzioni, inclusa la perdita del sussidio del Governo. Chi gestisce gli asili può recitare le proprie preghiere ma non deve coinvolgere i bambini nei riti. Rappresentanti religiosi — sacerdoti, rabbini, imam — non possono più visitare gli asili. Simboli religiosi, come il crocifisso, sono consentiti, ma non possono essere utilizzati come strumenti di educazione. Il cardinale Marc Ouellet, arcivescovo di Québec, è testimone tra i più consapevoli e critici della metamorfosi che “in pochi decenni ha riportato il cattolicissimo Quebec a essere terra di missione”. Dagli anni Sessanta — aveva evidenziato il porporato — il crollo è stato verticale: senza clamori una “rivoluzione tranquilla” ha trasformato il Paese in punta avanzata della secolarizzazione. Oggi meno del 5% dei cattolici partecipano alla messa domenicale, i battesimi sono sempre più rari, i matrimoni religiosi pochi, i funerali in gran parte civili. “Si deve imparare di nuovo il rispetto della religione – sono parole del porporato all’Osservatore Romano - che ha forgiato l'identità della popolazione e il rispetto di tutte le religioni, senza cedere alla pressione degli integralisti laici che reclamano l'esclusione della religione dallo spazio pubblico”. ( C.P.)







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