A West Java proibita la Messa di Natale ai cattolici di Bogor
Per Natale, il capo del distretto indonesiano di Bogor, ha proibito qualsiasi attività
o celebrazione pubblica, compresa la Messa di Natale, ai cattolici della chiesa parrocchiale
di S. Giovanni Battista a Parung, Tulang Kuning, reggenza di Bogor, provincia di Java
Occidentale. Il divieto ufficiale, tramite una lettera, è motivato con le solite ragioni
usate da anni: la mancanza di un’autorizzazione per costruire un edificio religioso
(chiamata Izin Mendirikan Bangunan - Imb), senza la quale il governo proibisce all’amministrazione
della parrocchia persino di pregare sul proprio terreno. L’Imb è chiesto dalla legge
indonesiana per qualsiasi edificio, ma i cristiani per realizzare edifici religiosi
devono anche avere almeno 60 firme di residenti nella zona e l’approvazione del locale
Gruppo per il dialogo intrerreligioso. Intanto la costruzione della chiesa è bloccata
da tempo e i fedeli per pregare insieme si sono riuniti in strada sotto una tenda
o in un ristorante. Ma le autorità locali interpretano la legge nel senso che, senza
la chiesa, non sia permesso ai cristiani nemmeno riunirsi per pregare in pubblico.
Ora i cattolici locali si chiedono come interpretare il divieto. Il parroco padre
Gatot spiega ad AsiaNews che “non abbiamo idea su cosa fare, nonostante sia urgente
trovare soluzioni pacifiche per consentire ai cattolici di professare la loro fede
durante il Natale”. La situazione è preoccupante anche per le violenze subite in passato
e perché alcuni fedeli, che chiedono l’anonimato, dicono che questo divieto è stato
preceduto da ripetute minacce dagli estremisti islamici della zona, che non vogliono
vederli tenere cerimonie in luoghi pubblici. Il timore è che i gruppi radicali possano
usare questo divieto come pretesto per scatenare violenze, se i cattolici tengono
le loro celebrazioni in luogo pubblico, ad esempio in ampie tende, oppure ospiti in
un ristorante anche in villaggi vicini, come hanno giù fatto. Già nel 2005 la messa
di Pasqua è stata interrotta dai gruppi estremisti. Nella Pasqua del 2008, centinaia
di musulmani radicali hanno impedito l’accesso al terreno della Chiesa dove si voleva
celebrare la Messa e la funzione è stata interrotta. Peraltro in seguito altre celebrazioni
si sono svolte senza problemi. A Parung ci sono almeno 3mila cattolici. La diocesi
locale è proprietaria dal 2001 di un terreno di 7.500 metri quadrati, sul quale costruire
la chiesa. Ma i gruppi estremisti islamici lo hanno sempre impedito. Nell’aprile 2010
i musulmani radicali hanno pure impedito la messa di Pasqua. Le violenze degli islamici
radicali hanno colpito non soltanto i fedeli della parrocchia S. Giovanni Battista,
ma pure altri gruppi, come i fedeli della Gereja Kristen Indonesia (Gki, più nota
come Yasmin Church). Nel Paese è in atto una crescente intolleranza dei musulmani
radicali verso le altre fedi, che si esprime in modo sempre più violento, anche perché
le autorità locali non intervengono con decisione per contrastarla. (R.P.)